Brancaccio, le mani della mafia sul giro degli spaccaossa Colpo al clan, nove arresti e sequestri di beni e immobili

Cosa nostra, si sa, segue i soldi e gli affari, sempre aperta a nuovi business. E questa volta a ingolosirla è stato il giro messo su – e più volte smantellato – dei cosiddetti spaccaossa. Accanto agli storici interessi per le rapine e lo spaccio di droga, capillarmente controllato anche attraverso l’ausilio di quadri intermedi, è emerso come anche il lucroso mercato delle truffe assicurative richiamasse le attenzioni mafiose. In quest’ottica, è stato riscontrato come Cosa nostra avesse esteso la sua longa manus anche su questo fenomeno, quello delle truffe assicurative appunto realizzate attraverso la violenta condotta criminale dei cosiddetti spaccaossa e del sacrificio di vittime scelte in contesti sociali degradati, disposte a procurarsi fratture gravissime.

Si tratta di un desolante spaccato criminale già scoperto dalla polizia di Stato nell’agosto 2018 e nell’aprile scorso, che portò all’arresto di decine di malviventi privi di scrupoli. Questa nuova indagine, intanto, coordinata dalla Dda di Palermo, ha portato questa mattina all’alba a nove arresti e a una serie di sequestri di beni e di immobili. Un duro colpo al mandamento mafioso di Brancaccio. I soggetti coinvolti dovranno rispondere, a vario titolo, di associazione mafiosa, estorsione, associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, auto riciclaggio, danneggiamento fraudolento di beni assicurati ed altro. Il provvedimento di «fermo di indiziato di delitto» è eseguito dalla squadra mobile di Palermo.

Un’inedita fotografia di Cosa nostra e dei suoi interessi criminali, quella che emerge dalle indagini condotte sul mandamento di Brancaccio e sulle famiglie mafiose di Corso dei Mille e di Roccella. Indagini che hanno anche permesso di accertare come a beneficiare delle laute liquidazioni del danno, conseguenti ai finti incidenti, fossero le casse di Cosa nostra, che riscuotevano grosse somme, dalle quali venivano tolte le spese di poche migliaia di euro da destinare agli spaccaossa e agli altri partecipanti della messa in scena.

Gli indagati nell’operazione della squadra mobile di Palermo sono: Michele Marino, 50 anni, Stefano Marino, 47 anni, Nicolò Giustiniani, 38 anni, Antonino Chiappara, 53 anni, Raffaele Costa, 52 anni, Pietro Di Paola, 29 anni, Ignazio Ficarotta, 33 anni, Sebastiano Giordano, 52 anni e Angelo Mangano, 40 anni.


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]