Rubati i pali di sostegno della recinzione di un campetto. Il presidente della struttura fondata da Don Pino Puglisi avrebbe riconosciuto le reti che ci hanno sottratto e lo abbiamo segnalato alla polizia, aspettiamo la conclusione delle indagini». Intanto si attende che la Regione accordi il contributo per l'impianto di videosorveglianza
Brancaccio, furto al centro Padre Nostro «Abbiamo forti sospetti sugli autori»
Ancora un raid vandalico contro il Centro Padre Nostro di Brancaccio, fondato da don Pino Puglisi, il prete ucciso dalla mafia. Durante la notte di Pasqua è stato danneggiato il campo polivalente di vicolo Salvatore Cappello. In particolare sono stati rubati nove pali della recinzione. In seguito alla scoperta dell’atto vandalico è stata presentata una denuncia ai carabinieri.
Il campo polivalente è stato realizzato su un terreno della struttura con fondi della Confcooperativa Toscana e grazie all’impegno e ai sacrifici dei volontari che oggi operano nel territorio di Brancaccio. Si tratta del terzo atto vandalico del 2016. Gli altri due sono stati compiuti l’11 e il 24 febbraio. La prima volta erano state portate via alcune delle reti metalliche attorno al campo, la seconda è stato portato via quel che rimaneva. Adesso il completamento del lavoro, col furto dei pali di sostegno.
«Abbiamo denunciato tutti i furti», dice Maurizio Artale, presidente del centro Padre Nostro. «Ci sono sospetti più che fondati su chi possa essere stato, abbiamo riconosciuto le reti trafugate in una zona vicina e lo abbiamo denunciato. La polizia sta facendo le dovute verifiche, speriamo che le indagini si concludano presto».
Dopo i furti e i danneggiamenti reiterati, i responsabili del centro stanno lavorando per dotare la struttura di un impianto di videosorveglianza. A breve dovrebbe essere attivata la linea adsl che consentirà di installare le telecamere: «Purtroppo abbiamo qualche problema con l’informativa richiesta dalla Regione per la concessione del contributo per le telecamere – dice ancora Artale – ed è una cosa paradossale, visto che partecipiamo da anni a bandi di ogni tipo e la documentazione dovrebbe già essere in possesso degli uffici. Per il momento procediamo da soli. Le nicchie per le telecamere sono pronte, sono stati effettuati gli scavi, aspettiamo soltanto l’attivazione della linea adsl che dovrebbe essere messa in funzione in questi giorni».