Borgo Ognina, rubata una scimmia di compagnia Era detenuta a San Cristoforo come «attrazione»

La scimmia era diventata la compagna di giochi di Carlo – nome di fantasia – bimbo di cinque anni con seri problemi di salute residente a Catania. L’animale era stato però, da ignoti, portato via dalla villa dove viveva  assieme alla famiglia del bambino, fatto denunciato da suo padre ai poliziotti del commissariato Borgo Ognina

La perdita non era stata da poco: la scimmia era stata regalata al figlio malato per aiutarlo ad affrontare la malattia e la vita di tutti i giorni con leggerezza e allegria. Intento riuscito, visto che tra l’animale ed il bimbo si sarebbe instaurato un forte legame con un’influenza positiva sul comportamentale fisico, cognitivo e psicosociale del figlio dell’uomo, entrato di colpo in crisi per la scomparsa repentina della scimmia. 

Le indagini scattate immediatamente hanno portato, per la gioia del bimbo, alla risoluzione del caso. Gli agenti, dopo aver scoperto che un noto pregiudicato di San Cristoforo – sottoposto a sorveglianza speciale – teneva in casa una scimmia, sono intervenuti sul posto accertando che l’animale era proprio quello che era stato rubato dalla villa della famiglia del bambino. 

Lì la scimmia viveva liberamente, in un habitat compatibile con la sua natura; a San Cristoforo, invece, l’animale è stato ritrovato legato ad una corda di circa tre metri nell’atrio condominiale, secondo i poliziotti come se fosse «l’attrazione» per i bambini e gli altri abitanti del luogo. La scimmia era limitata nei movimenti, molto agitata e in palese stato di sofferenza, senza acqua e cibo: l’unico spazio consentitogli, secondo quanto riportato dal commissariato, erano pochi metri quadri dove poteva saltare da un tavolo ad un cesto dei rifiuti e, infine, in una piccola grata. 

Con l’intervento di polizia e Corpo forestale, l’animale è stato riconosciuto dal padre del bimbo, cui è stata affidato in custodia giudiziale in attesa di ulteriori riscontri. I possessori della scimmia, B.M. e S.A., sono stati indagati in stato di libertà con l’accusa di aver detenuto l’animale in condizioni incompatibili con la sua natura. Al sorvegliato speciale, B.M., è stato contestato anche il reato di ricettazione.

Redazione

Recent Posts

Bengalese accoltellato a Palermo, fermato un cittadino statunitense

La Squadra mobile di Palermo ha eseguito un fermo di indiziato di delitto nei confronti di un…

11 ore ago

Agrigento, spari contro la saracinesca di un fruttivendolo

Diversi colpi d'arma da fuoco sono stati esplosi contro la saracinesca chiusa di un negozio…

14 ore ago

Migranti, 63 persone soccorse da Ong potranno sbarcare a Porto Empedocle

 Il ministero dell'Interno ha assegnato alla nave ong Resq People, che ha 63 migranti a…

14 ore ago

Incursione misteriosa al Policlinico di Palermo: qualcuno è entrato e ha rovistato negli uffici

Sono in corso delle indagini su un raid all'interno dell'istituto di anatomia patologica del Policlinico…

15 ore ago

Falsi certificati di revisione, 16 indagati ad Agrigento

Auto vendute con un chilometraggio taroccato, ovvero scalato per avere un valore di mercato superiore,…

15 ore ago

Le mafie sono la quarta industria dell’Italia. In Sicilia sono 14mila le imprese vicine a contesti criminali

Quaranta miliardi di euro. Sarebbe questo il giro d'affari delle mafie in Italia. Un numero…

23 ore ago