Il primo appuntamento a Roma per lo stabilimento di Termini Imerese si è concluso senza grosse sorprese. Chiesto e ottenuto che il prossimo incontro si tenga entro la fine del mese di marzo all'interno dello stesso stabilimento, con la partecipazione attiva dei funzionari di Invitalia
Blutec, dal Mise rassicurazioni su ammortizzatori sociali Il sindaco Giunta: «Pesante l’assenza della Regione»
Il primo appuntamento al Ministero dello sviluppo economico per lo stabilimento Blutec di Termini Imerese si è concluso senza grosse sorprese. Il tavolo tecnico, alla presenza delle parti in causa nella vicenda, le rappresentanze sindacali e la viceministra Teresa Bellanova sono comunque andati avanti per ore. «È stata una intensa mattinata di lavoro – commenta il sindaco termitano Francesco Giunta, presente alla riunione – Nella prima parte della giornata, unitamente ad un funzionario della Regione Sicilia e ai rappresentanti sindacali di Fiom e Uilm, ci siamo recati presso il dicastero del lavoro, dove abbiamo incontrato alcuni dirigenti al fine di poterci assicurare sulla concessione degli ammortizzatori sociali ai ragazzi dell’indotto. In particolare, il 2017 per gli ex Lear Corporation, per i quali abbiamo ottenuto riscontro positivo».
«Abbiamo, altresì, sottolineato che sedici dipendenti, di questa azienda, solo per un cavillo normativo, resterebbero, al momento, fuori dalla necessaria copertura» prosegue Giunta, che annuncia una richiesta di intervento al presidente della Regione Nello Musumeci. Grande assente al tavolo era proprio il governo siciliano. «Dopo quasi un anno dall’ultimo incontro ci saremmo aspettati molto di più».
«Abbiamo trattato della vicenda Bienne Sud che è sottoposta a procedura concorsuale, per la quale auspichiamo, una risoluzione già nei primi giorni del prossimo mese». Il sindaco, nel corso del suo intervento, ha lamentato il mancato rispetto del crono programma, il 31 dicembre scorso si sarebbe dovuta completare l’assunzione di tutti i 700 operai in forza a Fiat e ha sottolineato che, «pur apprezzando l’impegno dell’azienda, le commesse (Doblo’ e Poste Italiane) non offrono le dovute garanzie per programmare un futuro sereno».
«Termini Imerese – conclude Giunta – da troppo tempo, vive un gravissimo disagio sociale e che la pazienza dei lavoratori è al limite». Al termine del suo intervento il sindaco, insieme ai rappresentanti sindacale di Fiom e Uilm, ha chiesto e ottenuto che il prossimo incontro si tenga entro la fine del mese di marzo all’interno dello stesso stabilimento, con la partecipazione attiva dei funzionari di Invitalia.