Blitz contro l’abolizione dei treni notturni «Così la Sicilia è sempre più isolata»

Una volta c’era la Freccia del Sud. Adesso, c’è la staffetta su linea ferrata: si prende un treno a Palermo, Agrigento, Siracusa o Catania e per raggiungere Milano, Torino o Venezia bisogna necessariamente cambiare a Napoli o a Roma. «E così la Sicilia è sempre più isolata». Per protestare contro la scelta di Trenitalia di sopprimere i treni notturni, i ragazzi di Officina rebelde e del Movimento studentesco catanese – insieme a Cobas, Prc e giovani comunisti Catania, hanno organizzato ieri un blitz. Un’occupazione simbolica – breve e pacifica – dei binari della stazione centrale di Catania: «Veniamo penalizzati dalle privatizzazioni – spiega Federico Galletta di Officina rebelde – Vogliamo ricordare che Trenitalia è una azienda privata, ma le ferrovie le ha costruite lo Stato, con le nostre tasse».

La protesta è per i lavoratori e gli studenti pendolari, «costretti a pagare il doppio per raggiungere le sedi di studio o di lavoro – continua – Quando magari sceglievano il treno proprio perché non potevano permettersi di pagare l’affitto di una casa fuori». Ma protestano anche per i lavoratori delle Ferrovie dello Stato che perderanno il proprio posto a causa degli esuberi di personale. «Una scelta contestabilissima, dovuta solo a logiche di profitto e che lede il diritto alla mobilità – commenta Ernesto Leone, ex macchinista aderente al sindacato Cobas – Abbiamo appena festeggiato i 150 anni dell’unità d’Italia, i treni servivano anche per poter dire che l’Italia è veramente unita».

Colpa della concorrenza dei voli aerei low-cost ha spiegato Mauro Moretti, amministratore delegato di Trenitalia, dopo la decisione di sospendere i treni notturni dallo scorso 12 dicembre, all’entrata in vigore degli orari invernali. «Ma l’aereo non serve certo tutte le stazioni raggiungibili con il treno», ricorda Galletta. Secondo cui, comunque, il problema dei trasporti è più complesso e riguarda anche le brevi distanze. «Per anni abbiamo buttato milioni di euro per il ponte sullo stretto di Messina che non interessava a nessuno – conclude – e non riusciamo a migliorare la tratta Catania-Palermo per cui ancora oggi servono cinque ore?».

[Foto di giopuo]

Claudia Campese

Giornalista Professionista dal 2011.

Recent Posts

Osservatorio su monte Mufara, Urso: «Prevenirà minacce sulla Terra»

«Anche la Sicilia avrà il suo avamposto spaziale. L'Osservatorio astronomico dell'Esa consentirà di perlustrare gli spazi più…

5 ore ago

Palermo, portava hashish in carcere per un detenuto: arrestata una donna

Una donna che cercava di portare 30 grammi di hashish nel carcere Lorusso di Pagliarelli…

5 ore ago

Caltagirone, chiuso lounge bar per sospetta vendita di stupefacenti al suo interno

La polizia di Stato ha eseguito il provvedimento con il quale il questore di Catania ha decretato…

5 ore ago

Palermo, il titolare de La Braciera dopo il fulmine: «I feriti stanno tutti bene. Abbiamo avuto paura»

«Abbiamo vissuto una serata di grande paura ma adesso fortunatamente possiamo tirare un sospiro di…

5 ore ago

Reati contro la pubblica amministrazione, sospesi la presidente del consiglio di Trapani e un consigliere di Mazara

Con separati provvedimenti è stata dichiarata dal Prefetto di Trapani la sospensione ope legis della presidente del…

6 ore ago

CoEHAR in Caritas, il progetto per aiutare le persone indigenti a smettere di fumare

«Aiutare chi è in difficoltà e fuma, a smettere di fumare». Può essere sintetizzato così…

7 ore ago