Bilancio, tutto “pagato da Monti”

Grandi ‘novità’ per i conti economici della Regione siciliana. Anche per quest’anno, tanto per cambiare, il bilancio si farà con le risorse del Fas, sigla che sta per Fondi per le aree sottoutilizzate. In pratica, i soldi che dovrebbero servire per realizzare le infrastrutture nella nostra Isola verranno invece utilizzate per coprire una parte dei ‘buchi’ provocati dal governo regionale presieduto da Raffaele Lombardo. Di fatto, è la stessa sceneggiata dello scorso anno, quando Berlusconi ha autorizzato la spesa di 750 milioni di euro per coprire il deficit della Sicilia. La stessa cosa sta facendo l’attuale presidente del Consiglio dei ministri, il bocconiano’ Mario Monti. Per la Sicilia cambia l’ordine degli ‘addendi’, ma il prodotto rimane immutato.

La seconda ‘novità’ è che, anche per quest’anno, ci saranno i cosiddetti “accantonamenti negativi”. Cosa sono, diranno i nostri lettori? Semplice: delle truffe contabili. I governo regionale mette in bilancio soldi che non ci sono; Sala d’Ercole approva un bilancio falso e, in un ipotetico futuro, i soldi arriveranno – se arriveranno – naturalmente da Roma, visto che siamo una Regione ‘autonoma’. Dov’è la novità rispetto agli anni passati?

La novità non c’è. Anzi, la novità era che la Corte dei Conti e il Commissario dello Stato, che negli anni passati hanno fatto passare bilanci pieni di entrate fittizie, avevano fatto sapere che, da quest’anno, non avrebbero più chiuso gli occhi avanti a queste sconcezze contabili. Così Lombardo ha spedito a Roma l’assessore all’Economia, Gaetano Armao, per farsi ‘raccomandare’ – di questo si tratta: di una democristiana raccomandazione – per evitare, in soldoni, che il commissario dello Stato e la Corte dei Conti regionale ‘boccino’ il solito bilancio con le entrate fittizie.

Roma è riuscita a convincere Corte dei Conti e commissario dello Stato a fare finta di niente? Secondo un pomposo comunicato diramato dal gvoerno regionale sembra di sì. Leggiamo insieme questo comunicato e proviamo a ‘tradurlo’.

“Si è tenuta oggi a Roma, a Palazzo Chigi, la riunione del tavolo tecnico su bilancio e spesa sanitaria della Regione siciliana – si legge nel comunicato – a conclusione della quale i rappresentanti del governo nazionale e regionale siciliano hanno condiviso i termini per il prosieguo e la definizione del confronto. Il governo nazionale, che ha confermato la piena disponibilità ad avviare a soluzione i rapporti finanziari con la Regione siciliana, in attuazione dello Statuto regionale e della vigente normativa, si è impegnato a convocare entro dieci giorni il tavolo di confronto, al fine di adottare tempestivamente le norme di attuazione in materia finanziaria, i cui lavori andranno conclusi entro il mese di giugno 2012”.

Questa prima parte è aria fritta allo stato pure. In primo luogo, la Regione dovrà approvare il bilancio entro il 30 aprile. Mentre come avete letto, i rapporti finanziari tra Regione e Stato – che non sono mai stati affrontati dal 1946 ad oggi – con riferimento all’adozione delle “norme di attuazione in materia finanziaria” si dovrebbero concludere entro “il mese di giugno 2012”. Una balla totale.

“In questo quadro – prosegue il comunicato – verificata l’impossibilità di far ricorso a nuova fiscalità, il governo (ovviamente regionale ndr) si è impegnato ad approfondire entro pochi giorni la praticabilità di forme di utilizzazione temporanea (e quindi non a regime) dei fondi provenienti dalle risorse Fas, anche liberate, per sopperire alle esigenze del bilancio regionale 2012, nella prospettiva del complessivo riordino delle relazioni finanziarie tra Stato e Regione. Risorse che saranno rimpinguate nel fondo come esito della definizione delle relazioni finanziarie complessive”.

Questo è quello che vi abbiamo detto all’inizio: anche per quest’anno il bilancio della Regione si farà con il Fas, come a tempi di Berlusconi.

Segue la ‘ciliegina’ che vi abbiamo già anticipato: “La Regione, da parte sua, potrà procedere all’approvazione dei documenti finanziari 2012 ricorrendo, per 350 milioni circa, ad un accantonamento negativo per specifiche voci del bilancio in vista del perfezionamento dell’intesa con il governo nazionale”. Questo, come si dice dalle nostre parti – ‘a fimminina – è in falso in bilancio: si mettono in bilancio soldi che non ci sono “d’intesa con il governo nazionale”, che dovrebbe convincere Corte dei Conti e commissario dello Stato a far passare questa sconcezza. Complimenti ‘vivissimi’ al professor Monti. Chissà se anche queste cose vengono insegnate alla ‘Bocconi’.

Fine della farsa? No. C’è dell’altro. “E’ stato espressamente richiesto al governo regionale – si legge sempre nel comunicato – di impegnarsi, già in sede di legge finanziaria – intensificando il percorso di risanamento già intrapreso – a conseguire una riduzione dei costi diretti ed indiretti per il personale regionale e degli enti partecipati, a ridurre drasticamente enti e società regionali, ad applicare pienamente la normativa nazionale sulla riduzione dei costi amministrativi e della politica anche per gli enti locali”.

Questo passaggio contiene elementi che non sappiamo se definire comici o tragici. E’ comico il passaggio sul “risanamento intrapreso”: ma di quale risanamento parlano il presidente Lombardo e l’assessore Armao? Chissà se il governo Monti – per quello che vale, visto che, di fatto, sta ‘reggendo il sacco’ al governo regionale – è informato non soltanto su tutti i ‘buchi’ di un bilancio che si annuncia di nuovo falso, ma soprattutto sugli sperperi che l’attuale governo regionale nasconde, delle società collegate alla ex tabella H che è stata frazionata e ‘ammucciata’ (leggere nascosta) tra le pieghe di un bilancio che resta truffaldino.
La parte tragica riguarda i Comuni, per i quali Lombardo e Armao annunciano tagli. E non si capisce dove debbono tagliare, visto che il governo è direttamente responsabile del deficit dei Comuni provocati dalla gestione dell’acqua e dei rifiuti. Soprattutto della gestione idrica, che invece di essere pubblica continua ad essere privata. Con la ‘benedizione’, questa volta, della ‘sinistra’ del capogruppo del Pd all’Ars, Antonello Cracolici, e del parlamentare nazionale, sempre del Pd, Giuseppe Lumia. Complimenti ‘vivissimi’, in questo caso, a tutto il gruppo parlamentare del Pd all’Ars che dimostra di essere veramente ‘di sinistra’ e, soprattutto, ‘nemico’ degli affaristi che trafficano con l’acqua che vene fatta pagare ai cittadini un saccc di soldi: e se non pagano, zact, gli tagliano l’acqua, come abbiamo scritto qalche giorno fa a proposito del Nisseno.

“Abbiamo intrapreso con una rinnovata sintonia e conseguendo già dei risultati – dice l’assesosre Armao – il percorso di riconoscimento della piena autonomia finanziaria della Regione siciliana, attuando norme dello Statuto attese per anni. In questo contesto si sono individuate soluzioni che consentono di approvare tempestivamente i documenti finanziari e rafforzare il risanamento già avviato dalla Regione”.

Ovviamente, nel comunicato non si specifica quali sarebbero le norme “attese per anni”. Siamo proprio curiosi di saèere quali sarebbero.

 


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