Bilancio della Regione, l’allarme della Corte dei Conti «Parecchio disavanzo e fondi vincolati per 3 miliardi»

Soltanto qualche giorno fa, dalle parti del governo, si vociferava di un «parziale ottimismo» in vista della parifica della Corte dei Conti. Ma già questa mattina, nel corso della pre-adunanza pubblica della Corte dei Conti sul rendiconto della Regione per il 2018, il procuratore Maria Rachele Aronica ha riportato la narrazione sui conti della Regione a una dimensione più realistica. «C’è da recuperare parecchio disavanzo – ha ammesso – una buona parte, secondo me, già va recuperata sul bilancio di quest’anno. Spero che la Regione non produca ulteriori disavanzi». 

La Procura della Corte dei Conti ribadisce le sue perplessità sui fondi vincolati iscritti nel rendiconto per il 2018 dalla Regione: i magistrati contabili nella pre-adunanza alla parifica del rendiconto contestano i numeri che riguardano il fondo per i crediti di indubbia esigibilità, il fondo per le società partecipate e quello per il contenzioso. I magistrati contabili accusano la Regione di non avere prodotto i bilanci di nessuna delle società partecipate e di non avere contezza del contenzioso poiché non esiste una banca dati.

Intanto c’è un dato, che emerge dalla pre-adunanza ed è quello dei fondi vincolati della Regione, che ammontano a 3 miliardi di euro: una massa di denaro che il governo Musumeci non potrebbe utilizzare in presenza del disavanzo sui conti pubblici e che dunque, in base alla norma vigente, potrebbe appesantire ulteriormente la situazione finanziaria in vista della prossima manovra di bilancio. 

Numeri alla mano, si tratta di una stima pesantissima considerato che complessivamente il Bilancio della Regione varia tra i 22 e i 23 miliardi di euro. La relazione di parifica della Corte dei Conti sul rendiconto per il 2018 della Regione è prevista per il prossimo 13 dicembre. Da quel momento, sarà corsa contro il tempo per approvare i debiti fuori bilancio, le variazioni e l’assestamento e procedere all’esercizio provvisorio entro il 31 dicembre.


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