I fatti riguardano il decesso del 29enne Carmelo Viaggio, avvenuto nel giugno 2013. La procura aveva chiesto l'archiviazione del caso ma non è stato dello stesso avviso il giudice per l'udienza preliminare Alessandro Ricciardolo. «Il nosocomio non era idoneo a questo tipo di emergenze», spiega il legale Francesco Navarria
Biancavilla, arriva imputazione coatta per due medici Presunto omicidio colposo di un militare della Gdf
Presunto caso di malasanità all’ospedale Maria Santissima Addolorata di Biancavilla, dove due medici del pronto soccorso, di 53 e 45 anni, sono stati raggiunti da un’imputazione coatta con l’ipotesi accusatoria di omicidio colposo. A stabilirlo è stato il giudice per l’udienza preliminare Alessandro Ricciardolo. I due medici sono indagati per la morte di un finanziere di 29 anni di Adrano, Carmelo Viaggio, avvenuta nel giugno del 2013. Per tale fatto l’accusa aveva chiesto l’archiviazione del caso, ma il giudice Ricciardolo ha invece rigettato la richiesta, imponendo l’imputazione.
Il caso sarà dibattuto nell’udienza fissata davanti la giudice Daniela Monaco Crea il 9 maggio prossimo. I due medici del nosocomio biancavillese in servizio la notte del 26 giungo, quando il militare venne portato al pronto soccorso, avrebbero omesso, da quanto si legge nelle carte dell’inchiesta, di procedere al «corretto inquadramento diagnostico e di praticare la corretta terapia insulinica in un paziente con scompenso metabolico, procurando il decesso».
Il militare della guardia di finanza, considerato l’aggravarsi delle sue condizioni, dopo qualche ora dal suo ingresso al nosocomio biancavillese, fu trasferito all’ospedale Gravina di Caltagirone dove morì: «Il dibattimento – spiega in una nota l’avvocato Francesco Navarria, che assiste la moglie del militare morto – accerterà eventuali responsabilità del personale medico: certo è che l’ospedale di Biancavilla non era idoneo a questo tipo di emergenze e faremo valere le nostre ragioni risarcitorie di fronte al giudice civile».