La zona a sud del centro abitato ha bruciato per un giorno intero. Tre incendi diversi hanno interessato la porzione di territorio compresa tra le due strade: uno nella tarda mattinata di oggi e due nel pomeriggio di ieri. A fuoco terreni privati e un deposito di legname. In tutti i casi si pensa all'ipotesi del dolo
Biancavilla, 24 ore di roghi tra le vie Solaris e Pistoia Matrice incerta, carabinieri hanno avviato le indagini
Sarebbero di probabile matrice dolosa gli incendi che hanno devastato, nelle ultime 24 ore, la zona a sud del centro abitato di Biancavilla. Roghi che hanno interessato la zona compresa tra via Solaris e via Pistoia. Nella tarda mattina di oggi sono andate a fuoco le campagne a sud di queste due arterie stradali, ma i pompieri sono riusciti a evitare che le fiamme si propagassero al resto del terreno. Un’area che già ieri aveva bruciato. Per questa ragione i carabinieri biancavillesi hanno avviato una specifica indagine per fare chiarezza e appurare eventuali responsabilità.
Un altro rogo, ieri, ha distrutto un deposito di legname, all’interno di una proprietà privata, in contrada Ciancianella. Proprio in prossimità degli edifici che si affacciano su via Pistoia. L’incendio si è sviluppato nel pomeriggio di mercoledì e si è allargato a macchia d’olio in pochi minuti, divorando parecchia vegetazione. Le fiamme, alimentate dal vento, hanno guadagnato terreno rapidamente, diventando a tratti incontrollabili. Ma i danni maggiori si sono avuti all’interno di un casolare ubicato in un terreno agricolo privato: il proprietario ha visto andare in fumo il legname che usava per i propri lavori. Necessario anche l’intervento dell’escavatore di un privato che è riuscito ad allontanare dalle fiamme altro legname prima che potesse prendere fuoco.
Sul posto, allertati dai residenti, si sono recati i vigili del fuoco del distaccamento di Adrano, una squadra dei pompieri proveniente dal comando provinciale etneo di via Cesare Beccaria, nonché gli uomini del corpo forestale adranita. Le operazioni di spegnimento e di messa in sicurezza sono durate diverse ore: i pompieri hanno lavorato ben oltre le 23. I danni arrecati al proprietario del deposito sono ancora da quantificare, ma sarebbero ingenti: fare una stima allo stato attuale è davvero difficile. Gli uomini del 115 non hanno potuto accertare l’origine del rogo, anche se la matrice dolosa sembra la più accreditata. Per gli addetti ai lavori le temperature di questa prima decade di settembre sono notevolmente più basse rispetto ai mesi di fuoco estivi appena trascorsi e appare assai improbabile che il fuoco si sia sviluppato per cause fortuite.