Bersani alla Sicilia: chiudiamo 10 anni di leghismo demenziale

Bersani lancia la campagna elettorale a Palermo, al Teatro Zappalà, affidandosi “al popolo delle primarie che è la nostra bomba atomica”, afferma. In effetti, il PD è l’unico partito che ha svolto primarie realmente partecipate da molti elettori e con risultati spesso inaspettati. In Sicilia ci sono stati molti sconfitti eccellenti, e molte sorprese, alcune giovanissime, che testimoniano elezioni primarie effettive.

In un teatro stracolmo, con molta gente rimasta fuori o in piedi dentro la sala, il segretario nazionale del PD sottolinea come la Sicilia ha l’occasione di uscire dal giogo leghista esprimendo un voto per la coalizione Italia Bene Comune.  L’attacco alla Lega è netto: “In questi dieci anni si sono seminate delle brutte idee, si è rotto un meccanismo di solidarietà e di destino comune, si è data troppa forza a questa idea demenziale della Lega e delle destre che ognuno si salva da solo”. Essendo anche capolista in Sicilia occidentale, l’accento di Bersani è molto carico sul ruolo della Sicilia e del Mezzogiorno. “C’è un nuovo Sud che deve affermarsi”, dice. “ In Sicilia è cominciato un cambiamento. Si comincia dalla Sicilia e si arriva a Roma.”

Bersani si sofferma anche sul momento elettorale: “Qualche buontempone attribuisce a me l’idea che abbiamo la vittoria in tasca. Non l’ho mai detto. La destra c’è, s’è comprata addirittura Balotelli…Non lo voleva nello spogliatoio, gli han detto che avrebbe portato un punto o due e ha cambiato idea.” E ancora sulla questione del “voto utile”:  “Non c’è nessun voto inutile”, continua, “e tutti i voti hanno eguale dignità. C’è un voto utile per dichiarare un’appartenenza, uno per protestare, uno per testimoniare, ma per battere la destra c’è un solo voto utile: si chiama Italia Bene Comune, si chiama Partito Democratico”.

“Si è perso il senso di un destino comune, il Paese è un Paese, è un organismo, i problemi non vanno affrontati amputandolo, perché non si va da nessuna parte.”.

Non mancano critiche riferite ai grillini:  “Siamo nella più grave e lunga crisi dal dopoguerra ad oggi e non se ne esce con baggianate. Sia chiaro che io non intendo che il PD si metta in una campagna elettorale da cabaret. Perché se l’Italia perdesse un altro giro tra quello che si è detto e quello che succede andiamo contro un muro, quindi serietà. Non è serio che Monti e Berlusconi propongano un calo di 30 miliardi di tasse in un solo giorno. “. E lancia due “parole d’ordine” per la prossima legislatura: “moralità e lavoro”.

Sulla vicenda del Monte dei Paschi dice: “Non accetto critiche da chi ha depenalizzato il falso in bilancio”,  rivendicando leggi che difendono il cittadino nei confronti delle banche.

Prima di Bersani hanno parlato Enzo Di Girolamo (segretario provinciale del PD) , Beppe Lupo (segretario Regionale), Flavia Piccoli Nardelli (capolista Camera sicilia occidentale), Corradino  Mineo (Capolista al Senato) e Magda Culotta, la vera sorpresa delle primarie in Sicilia che ha sottolineato: “l’Italia cresce se crescono il Mezzogiorno e la Sicilia”.

Corradino Mineo, particolarmente applaudito al suo arrivo, ha ricordato che  “Berlusconi sa di non potere vincere, ma sa che può condizionare pesantemente il prossimo governo” con un eventuale pareggio al Senato.  E dunque “un voto al PD evita di avere un governo sotto ricatto della destra”.

Presente anche il Presidente della Regione Rosario Crocetta e alcuni assessori del governo regionale . Il Presidente della Regione è stato come il solito attorniato da un folto numero di fans e postulanti estemporanei.

L’amaro/ Bersani a Palermo: vinceremo come alle regionali. Quali?


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