Beni confiscati, da Palermo parte l’appello per facilitare l’accesso al credito delle aziende tolte alla mafia

È l’accesso al credito il punto cardine su cui fare leva per rilanciare le imprese confiscate alla mafia. Questo almeno secondo Bruno Corda, direttore dell’Ansbc, l’agenzia nazionale per la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità. Accesso al credito che ancora oggi sembra essere un miraggio per le tante realtà sottratte alle mani della mafia, quanto meno a quelle sane: il 68 per cento delle aziende infatti non sarebbero altro che scatole vuote e mai realmente operative, ma meri fantocci utilizzati per riciclare denaro proveniente da traffici illeciti.

Un dato ancora più inquietante se si pensa che le aziende confiscate davvero attive sul mercato sono appena il cinque per cento. Una cifra minima, che però riesce a dare occupazione a circa tremila persone, soprattutto al Sud. Il restante 27 per cento delle aziende in questione, invece, soffre maledettamente la sua condizione di bene confiscato, con una difficoltà incredibile di accesso al credito. Questo è emerso dalla conferenza di servizi celebrata a Palermo, nei locali della Prefettura, alla presenza della prefetta Maria Teresa Cucinotta, di Corda e della sottosegretaria Wanda Ferro.

«Stiamo costituendo un tavolo di lavoro con la Banca d’Italia per quello che riguarda l’accesso al credito. Proprio per il fatto che un’azienda confiscata non può essere un cattivo pagatore, non può essere considerata come qualcuno che può sfuggire alla possibilità di avere un credito. La seconda cosa su cui lavoriamo è incentivare l’utilizzo di un fondo da 43 milioni di euro tra il Mise e il Mef che presenta delle caratteristiche molto peculiari per l’accesso, motivo per cui pochi riescono a beneficiarne. Bisogna cercare una riparametrizzazione delle condizioni necessarie perché le aziende confiscate possano accedervi».

E mentre dal governo nazionale, per tramite di Ferro, arriva la notizia di una possibile «white list del sociale che possa in qualche modo ridurre anche la parte della pianificazione e dei controlli». La prefetta del capoluogo invita a non sottovalutare il fenomeno criminale che come si è visto anche negli ultimi giorni è sempre più orientato verso il mondo dell’imprenditoria. «La mafia tende a riorganizzarsi – dice Cucinotta – non abbandona il territorio di provenienza, quindi è sempre importante tenere la guardia alta».


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

È l’accesso al credito il punto cardine su cui fare leva per rilanciare le imprese confiscate alla mafia. Questo almeno secondo Bruno Corda, direttore dell’Ansbc, l’agenzia nazionale per la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità. Accesso al credito che ancora oggi sembra essere un miraggio per le tante realtà sottratte alle mani della […]

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]