Ad avvisare le forze dell'ordine sarebbero stati i vicini di casa. La donna viveva da sola con l'uomo di 46 anni, di professione insegnante. È stato proprio lui ad aprire ai militari che adesso stanno cercando di chiarire il suo ruolo
Belpasso, ritrovato cadavere di una donna 83enne in casa Morta da giorni, il figlio: «Non mi volevo separare da lei»
«Non mi volevo separare da mia madre». Ad aprire la porta ai carabinieri è stato il figlio 46enne che, da circa 15 giorni, vegliava il cadavere della madre di 83 anni. Il corpo è stato ritrovato stamattina a Belpasso, all’interno di un appartamento al primo piano del civico 88 della IV traversa, quasi all’angolo con la centrale via Roma. Il cadavere è stato rinvenuto a letto – sul quale l’anziana signora era costretta da tempo – e, a un primo esame della sezione scientifica dell’Arma, non riporterebbe segni di violenza. I militari però al momento non escludono nessuna pista e la salma è stata portata all’istituto di medicina legale per effettuare l’autopsia.
Secondo una prima ricostruzione, ad avvertire le forze dell’ordine sarebbero stati i vicini di casa. I carabinieri avrebbero rivenuto il cadavere in avanzato stato di decomposizione, con un forte tanfo percepibile persino dalla strada, nel momento in cui sono state aperte le finestre dell’appartamento. Sul posto anche il medico legale e la magistrata incaricata del caso Valentina Botti.
Gli inquirenti stanno cercando di ricostruire il ruolo del figlio, che da tempo ormai accudiva la madre. Figlio unico, di professione insegnante, il padre era morto diversi anni fa in un incidente sul lavoro. A suo carico, al momento, nessuna ipotesi di reato: i carabinieri non possono ancora escludere del tutto un suo coinvolgimento nella morte della madre, ma l’ipotesi ritenuta più credibile è che non ne abbia segnalato un eventuale decesso per cause naturali per il forte shock psicologico.