Bellolampo a rischio, dal 21 sesta vasca chiusa Norata: «Lunedì piano per evitare emergenza»

Tra cinque giorni potrebbe esplodere una nuova emergenza a Palermo. Dal 21 marzo, infatti, non sarà più possibile conferire a Bellolampo per la scadenza di un’ordinanza comunale. In pratica, con i cancelli chiusi, si dovrà trovare al più presto un’alternativa per 800 tonnellate di rifiuti prodotti ogni giorno, in attesa di vedere completati i lavori di ampliamento della sesta vasca. Circa 30-45 di giorni di stop, un lasso di tempo in cui si dovrà pensare a una soluzione. La più immediata, quella del trasferimento in altre discariche, è stata però bocciata dal Comune che dovrebbe sborsare in media 100 mila euro al giorno. Davvero troppi per le casse della Rap già a rischio crac, alle prese con una perdita di esercizio nel bilancio consuntivo nel 2018 di oltre 10 milioni di euro.

L’amministrazione, dal canto suo, negli ultimi tempi sta accelerando sulla differenziata potenziando il porta a porta e realizzando nuovi centri comunali di raccolta – sebbene al momento in funzione c’è solo quello in viale dei Picciotti, mentre a metà di aprile dovrebbe aprirne un altro in piazza della Pace, al Borgo Vecchio – dando così una boccata di respiro alla discarica. Ma la raccolta è ancora ferma al palo, poco più del 16 per cento dei rifiuti prodotti, tra le percentuali più basse nell’Isola. Al momento, quindi, Rap lavora a una soluzione interna con l’individuazione di un’area, quella degli inerti, nel perimetro di Bellolampo. Circa 8 mila metri quadrati dove disporre, su 3-4 file ecoballe di rifiuti. Una strada in salita, però, perché l’area va messa in sicurezza – c’è il rischio concreto che nel frattempo il percolato possa tracimare – in attesa delle prescrizioni dell’Arpa. Ma ora si profila un piano B, come rivela l’amministratore unico della Rap.

«I nostri uffici hanno preparato una nota con due ipotesi – spiega a Giueppe Norata MeridioNews – la prima prevede il deposito di ecoballe nell’area inerti, ma puntiamo più su un’altra: abbiamo individuato la possibilità di continuare ad abbancare in forza di un’ordinanza sindacale, ancora sulla sesta vasca, anche in corso di esecuzione di lavori senza soluzione di continuità. Presenteremo la bozza definitiva lunedì mattina alla Regione – aggiunge – poi saranno gli uffici a valutare». Si tratta, comunque, di soluzioni tampone per superare il mese di emergenza che sposta il rischio di un nuovo disastro ambientale solo più in là nel tempo. Gli interventi consentiranno altri tre mesi di vita alla sesta che ad agosto potrebbe essere ancora una volta satura, mentre i lavori alla settima inizieranno solo tra agosto e settembre e dureranno circa un anno e mezzo. Tra le ipotesi, anche quella di conferire nella parte già pronta, ma sempre non prima di sei mesi dall’inizio dei cantieri.

In questi giorni, dopo che la gestione commissariale guidata dal presidente della Regione Musumeci è scaduta, la palla è passata all’assessore Alberto Pierobon regionale ai Rifiuti che sta cercando di correre contro il tempo, e ha riunito attorno a un tavolo tutti i soggetti per trovare una soluzione, quanto meno entro giorno 21. Il timore concreto, tuttavia, è di arrivare tardi, con il rischio di dover trasferire i rifiuti in altre discariche, e lo spettro di mettere in ginocchio la partecipata del Comune.


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]