Oggi il barometro elettorale mette da parte le previsioni su candidati e liste per fare, come dire?, attività di prevenzione politica. Abbiamo visto tutti cosa è avvenuto a palermo in occasione delle ultime elezioni comunali. Grande confusione nei seggi elettorali e nelle schede. Ecco, bisogna fare in modo che tutto questo non succeda in occasione delle elezioni regionali del 28 ottobre.
BAROMETRO ELETTORALE/ Avviso a grillini e vera Sinistra: attenzione ai brogli
Oggi il Barometro elettorale mette da parte le previsioni su candidati e liste per fare, come dire?, attività di prevenzione politica. Abbiamo visto tutti cosa è avvenuto a Palermo in occasione delle ultime elezioni comunali. Grande confusione nei seggi elettorali e nelle schede. Ecco, bisogna fare in modo che tutto questo non succeda in occasione delle elezioni regionali del 28 ottobre.
Forse, il nostro, è un ragionamento superfluo. Ma anche in questi casi, si sa, è meglio prevenire che curare.
I nostri timori nascono dalla sensazione – che poi è una quasi convinzione – che tra cinque giorni, nel mondo politico siciliano e italiano, tante, forse troppe cose potrebbero cambiare. La gente in Sicilia è stanca. Vuole voltare pagina. Lasciandosi alle spalle la vecchia politica trita e ritrita. Ma le forze del non-cambiamento sono agguerrite. In Sicilia e a Roma.
Non bisogna dimenticare che le elezioni regionali siciliane del prossimo 28 ottobre sono anche un test nazionale. Una sconfitta di Pdl, Pd e Udc suonerebbe, anche, come una sconfitta del Governo Monti.
I siciliani,lo ripetiamo, vogliono cambiare. Lo si è visto in questa campagna elettorale. Lo si è visto in questi giorni. Lo si visto ieri sera, a Gela, dove la piazza, che ha fischiato tutti, ha riservato grandi applausi solo a Beppe Grillo. E un fatto oggettivo.
Un altro fatto – ancora non oggettivo, ma che diventerà chiaro ad apertura delle urne – sarà il passaggio di testimone delle ragioni politiche e culturali della Sinistra dal Pd, Partito oggi privo di credibilità, ai Partiti che sostengono Giovanna Marano e Claudio Fava.
Un sacco di gente che fino a ieri votava Pd, stanca e nauseata dalle scelte governative e lombardiane di Antonello Cracolici e Giuseppe Lumia, voterà per Giovanna Marano e Claudio Fava nella corsa alla presidenza della Regione. E voterà le liste dei Partiti che li sostengono.
Ogni voto al candidato presidente Giovanna Marano sarà un voto in meno per il candidato presidente del Pd. Ogni voto alle liste che sostengono Giovanna Marano e Claudio Fava sarà un voto in meno alle liste del Pd.
Al di là delle retorica sul Pd vincente, è chiaro che la probabile vittoria della vera Sinistra sul Pd non va giù ai capi di questo Partito.
A conti fatti, le elezioni regionali ci potrebbero consegnare una grande vittoria del Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo e una vittoria, a Sinistra, di Giovanna Marano, Claudio Fava e delle due liste della vera Sinistra: la lista di Rifondazione comunista, Sel, Verdi, UnAltra storia di Rita Borsellino, Cartelli vari e la lista di Italia dei Valori.
Guarda caso, a vincere potrebbero essere le formazioni politiche che, a Roma, fanno opposizione al Governo delle banche di Mario Monti appoggiato da Pdl, Pd e Udc. Cioè dei Partiti che, qui in Sicilia, potrebbero perdere le elezioni con Nello Musumeci e Rosario Crocetta.
Il Barometro elettorale, con queste note, invita il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo e i Partiti della vera Sinistra ad organizzare un oculato e preparato servizio di rappresentanti di lista. Un passaggio necessario, questo, per garantire la correttezza del voto.
Ci permettiamo di ricordare alcuni elementi che potrebbero ingenerare confusione. In primo luogo, il fatto che in queste elezioni, con molta probabilità, registreremo tanto voto disgiunto: ovvero elettori che voteranno per un certo candidato alla presidenza della Regione e candidati di Partiti che sostengono un altro candidato alla guida della Sicilia.
Un altro elemento che potrebbe ingenerare confusione è la presenza di tante liste civetta: liste inserite, per lappunto, per far confondere elettori e scrutatori.
Il Barometro elettorale lo ribadisce: gli interessi in gioco sono tanti. Forse la Sicilia finalmente volterà pagina. Anche perché la mafia non sta né con il Movimento 5 Stelle, né con Giovanna Marano e Claudio Fava. Per la prima volta, dal 1947 ad oggi, la mafia ‘rischia’ di andare all’opposizione.
Ma bisogna assolutamente evitare i colpi di coda del vecchio regime. Per questo è importante il controllo democratico dei seggi elettorali da parte dei Partiti. Soprattutto – lo ribadiamo – da parte dei rappresentanti del Movimento 5 Stelle e della vera Sinistra.