Due maestre sono finite a processo per avere preso a schiaffi un bambino disabile di sei anni. Il bimbo sarebbe stato giudicato «troppo vivace» per la sua disabilità che gli avrebbe comportato anche un disturbo di emotività. Dopo la richiesta di rinvio a giudizio da parte del pubblico ministero Gianluca Caputo, il caso è approdato davanti al giudice per l’udienza preliminare del tribunale di Agrigento Stefano Zammuto. I difensori delle due imputate (gli avvocati Domenico Russello, Simona Fulco e Sebastiano Bellanca) hanno chiesto il giudizio abbreviato e il procedimento è stato aggiornato al 26 settembre.
La madre del bambino, che adesso ha nove anni, si è costituita parte civile con l’assistenza dell’avvocato Salvatore Cusumano. La donna, insospettita dai lividi sul corpo del figlio che aveva notato al suo ritorno dall’asilo nido, si era rivolta ai carabinieri che avevano avviato un’indagine, piazzando delle telecamere nella classe. Il piccolo, per il periodo di osservazione, dal 3 al 20 febbraio del 2020, sarebbe stato picchiato da due insegnanti fra cui quella di sostegno che avrebbe dovuto occuparsene in modo specifico. Stando alla ricostruzione dell’accusa, il 20 febbraio del 2020 le immagini documentano una delle giornate più movimentate: il piccolo, in meno di 20 minuti, per placare l’agitazione dovuta al suo stato di emotività alterato, sarebbe stato colpito con numerosi schiaffi su tutto il corpo.
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