Dal rapporto delle conferenze dellUnicef tenutesi in contemporanea nelle due capitali riemergono le cause per cui centinaia di milioni di bambini sono diventati invisibili
Bambini invisibili
Londra/Roma 14 Dicembre,
dal rapporto delle conferenze dellUnicef tenutesi in contemporanea nelle due capitali riemergono le cause per cui centinaia di milioni di bambini sono diventati invisibili. Gravi sfruttamenti e discriminazioni rendono questi bambini indifesi. Bambini, vittime di una quotidiana emergenza dimenticata, invisibile anche se si consuma sotto gli occhi del mondo, commenta il Presidente dellUnicef Italia. Invisibili nei dibattiti pubblici, nella legislazione, nelle notizie. Queste le condizioni dellinfanzia nel mondo 2006: 50 milioni di piccoli non vengono registrati allanagrafe – esclusi così da ogni genere di controllo; 171 milioni impiegati in lavori ad alto rischio – spesso mutilati da gravi incidenti; 2 milioni sfruttati dallindustria del sesso; 100 milioni non sanno cosa sia unaula scolastica; 1 milione di bambini sono tenuti in stato di detenzione- aspettano un nuovo padrone. Bambini esclusi e invisibili: uninfanzia che non riceve aiuto.
Noi non siamo invisibili. Ogni giorno lasciamo tracce della nostra esistenza. Prodigandoci in qualcosa usciamo dallinvisibilità. Noi non facciamo parte di una nazione dove abuso e abbandono segnano linfanzia, altrove sì. Molti di noi accettano – con lindifferenza di non guardare a questi tragici scenari. In realtà quei luoghi, che appaiono così lontani, sono così rimbombanti di voci che chiedono il nostro aiuto e i loro diritti. Possiamo escluderci, tirarci fuori, i nostri piccoli fratelli no. Qualsiasi società che abbia a cuore il benessere dei propri bambini non deve dimenticare le realtà che stanno altrove. Dobbiamo, ed è ora, uscire da questa condizione di passività, spezzare questa catena disumana, partecipare a costruire un ambiente protetto per questi bambini.
Un ambiente che li mette al riparo, Suor Maria Concetta lha creato nel convento delle missionarie dellordine francescano in Madagascar. Missionaria da due anni a Nasandratrony, è riuscita grazie alla collaborazione di alcuni di noi, ad assicurare ai bambini un pasto e dellacqua corrente. I bambini arrivano da noi la mattina, sporchi, affamati, e alcuni malati. Noi ci prendiamo cura di loro. Siamo mamme, scuola, ospedale, tutto! Se non abbiamo rimedi, la semplicità e lamore, ripongono ogni cosa al proprio posto. Ogni giorno ripartiamo da dove li abbiamo lasciati. I genitori, ammesso che li abbiano, non possono dare nulla. Ripongono in noi il presente e il futuro di questi bambini. In alcuni gruppi esiste ancora la pratica dellincesto. Questi piccoli germogli dunque, devono crescere grazie a noi anche nel rispetto e nella civiltà. Col vostro aiuto, loro ottengono tutto questo; col vostro aiuto loro potranno germogliare, come orchidee.
Per contribuire o per adottare a distanza un bambino rivolgersi a:
Sr. M. Daniela
via Perpignano, 288
90135 Palermo
Tel. 091 406 000