Scaduti i termini per presentare gli apparentamenti, soltanto il candidato già sostenuto da Pdr-Sicilia Futura e Psi accoglie il supporto di altre due liste civiche. Ma si tratti di sostegni che non modificano gli equilibri complessivi, e soprattutto non incidono sull'aggiudicazione del premio di maggioranza
Ballottaggio a Vittoria, nessuna alleanza decisiva Ufficializzate squadre complete di Moscato e Aiello
Inizia la volata finale a Vittoria per l’elezione del nuovo sindaco. A scegliere chi sarà a guidare la città ipparina per i prossimi cinque anni saranno gli oltre 50mila aventi diritto al voto, nonostante al primo turno l’affluenza abbia soltanto sfiorato il 65 per cento, pari a meno di 33mila preferenze. A contendersi il successo sono Francesco Aiello e Giovanni Moscato. Con il secondo che, grazie al 35,6 per cento dei consensi, ha concluso in testa lo spoglio del 5 giugno, mentre Aiello si è fermato al 26,9 per cento.
Ieri, intanto, sono scaduti i termini per presentare gli apparentamenti in vista del ballottaggio. Uniche alleanze ufficializzate sono state quelle della coalizione di Aiello – già sostenuto da Pdr-Sicilia Futura, Psi e le liste civiche Spiga e Quadrifoglio – che riceverà il sostegno del Movimento per i diritti agricoli di Rosario Rinaudo e Forza Vittoria, lista che al primo turno ha sostenuto la candidatura di Arcangelo Mazza.
Rinaudo, una settimana fa, era tra i nove candidati alla poltrona di primo cittadino. Una candidatura che, supportata dalla sola lista civica, ha dato pochi risultati: con 344 voti al movimento e 239 al sindaco, il progetto di Rinaudo con il suo 0,9 per cento ha fatto meglio soltanto di Riccardo Terranova, fermatosi allo 0,8.
Tale percentuale fa sì non solo che il Movimento per i diritti agricoli sia rimasto fuori dai giochi per la spartizione dei seggi in consiglio comunale, ma che non possa concorrere neanche alla sommatoria dei voti prevista dalla legge secondo cui, prima del ballottaggio, la nuova coalizione figlia degli apparentamenti può impedire il premio di maggioranza alla formazione avversaria, nel caso in cui abbia superato il 50 per cento dei consensi espressi al primo turno. Scenario che l’appoggio di Rinaudo ad Aiello non potrà aversi non solo per una questione aritmetica – la nuova coalizione si ferma al 27,8 per cento – ma anche legale: la sommatoria è consentita soltanto tra le liste che hanno raggiunto il cinque per cento. Stesso discorso per Forza Vittoria, che con 445 preferenze si è fermato all’1,6 per cento.
Passando alle giunte, Moscato ha confermato i nomi già annunciati prima del primo voto: Gianluca Occhipinti, Daniele Scrofani, Paolo Nicastro, Andrea La Rosa e Maria Giovanna Cosentino. Mentre Aiello ha completato la propria rosa aggiungendo a Gianni Digennario, Titti Scavone e Isabella Terranova, i nomi di Filippo Foresti e Giuseppe Nicastro, entrambi candidati nella lista Spiga. I due, qualora Aiello vincesse il ballottaggio, sarebbero sia assessori che consiglieri.