Ballarò Buskers, arrivano gli artisti di strada Tre giorni di festa per rilanciare il mercato

Continua il percorso di riqualifica del mercato Ballarò e di tutto il quartiere Albergheria grazie all’assemblea Sos Ballarò e alla neonata assemblea di commercianti Mercato storico di Ballarò. E’ stato presentato oggi in conferenza stampa il Festival di arti di strada internazionale Ballarò Buskers che per tre giorni dal 21 al 23 ottobre animerà piazze e vicoli dello storico mercato. La manifestazione culturale è promossa dall’assessorato alla Cultura del Comune di Palermo, dalla Presidenza del Consiglio Comunale e dalla Rap. Le realtà che organizzano il Festival sono: Moltivolti, Logiche Meticce, Brushwood, Per Esempio, Circolo Arci Porco Rosso, Caravan Serai, Maghweb, Arci Tavola Tonda, coopeativa Terradamare, Santa Chiara, Handala e il Circopificio. Le piazze coinvolte sono: piazza Casa Professa, piazzetta Schiera, piazza Ballarò, piazza Mediterraneo, piazza Santa Chiara e il giardino di Handala.

«Ballarò Buskers è una di quelle iniziative partite dal basso, grazie a SOS Ballarò, e subito sposate dall’Amministrazione, con lo scopo di favorire e sostenere il rilancio e la rigenerazione del mercato e dell’intero quartiere – ha dichiarato il sindaco Leoluca Orlando -. Come tutti i mercati storici di Palermo, anche Ballarò è un vero e proprio ecosistema e in quanto tale va tutelato e promosso nella sua interezza e complessità. Vanno in questa direzione – ha continuato Orlando – sia la prossima chiusura parziale del secondo tratto di via Maqueda, che servirà a spostare il flusso pedonale e turistico verso questa zona consentendone una migliore fruizione, sia l’azione sinergica con le partecipate che potrà servire a promuovere iniziative importantissime come ad esempio la raccolta differenziata, strumento di vivibilità e decoro».

Il mercato di Ballarò ha subito svariati cambiamenti nel corso degli anni, dalla sua nascita fino ai giorni nostri, basta guardare le foto storiche per capire che si tratta di un mercato in continua evoluzione. La città, viceversa, è a un punto di svolta: da un anno l’Unesco ha riconosciuto il percorso Arabo-Normanno come patrimonio dell’Umanità, coinvolgendo al suo interno molti dei monumenti simbolo del capoluogo siciliano, di cui proprio Ballarò rappresenta una importante posizione. «Siamo a ridosso dell’inizio del Festival e speriamo che Palermo lo accolga e lo sposi con lo stesso entusiasmo che noi abbiamo messo per organizzarlo – dice Claudio Arestivo di Montivolti che fa parte di Sos Ballarò – l’obiettivo è quello di portare l’attenzione su Ballarò, di portare il mercato ai suoi antichi albori, dove il teatro di strada coincideva con la vendita dei prodotti alimentari all’interno del mercato. Rilanciare il mercato e il quartiere è il nostro obiettivo, l’impegno dimostrato dall’Amministrazione e da parte delle partecipate per la riuscita di questo Festival è un buon segnale, speriamo che si continui su questa strada».

Questo prestigioso riconoscimento per la città ha aumentato il flusso turistico ma, a causa dei molteplici cambiamenti che ne sono derivati, se da una parte il mercato si è popolato di nuovi visitatori, dall’altro ha perso i suoi clienti abituali. Per queste ragioni oggi Ballarò vive un momento di crisi. La rete di associazioni e movimenti che si è costituita ha lo scopo di rilanciarlo con diverse azioni e il Ballarò Buskers Festival si incastra perfettamente in questo percorso. «Ballarò Buskers è un Festival internazionale che vedrà la partecipazione di artisti di strada provenienti da diverse parti del mondo – ha dichiarato l’assessore alla Cultura, Andrea Cusumano -. Abbiamo deciso di presentare quest’iniziativa all’interno del mercato perchè siamo convinti che si sposerà in maniera sinergica con la dimensione performativa e artistica di Ballarò. Così come sarà nel caso di Ballarò Tales, ovvero i racconti dei bambini e degli adulti di Ballarò, che lentamente verranno trasformati in storie popolari e murales, con il coordinamento di Igor Scalisi Palminteri e con l’aiuto e la collaborazione degli abitanti del quartiere. Questi artisti ci aiuteranno a promuovere il mercato, ma anche a rileggerlo. Per la sua genesi e la sua organizzazione fortemente radicata nel territorio, è un tipo di progetto che il Comune intende ripetere in futuro».


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