L'uomo è indagato per falsificazione di biglietti di pubbliche imprese di trasporto. Ticket, computer, pen drive, stampanti laser a colori, e altri macchinari da tipografia sono stati sequestrati. I locali erano allacciati abusivamente alla linea elettrica causando un danno all'Enel stimato in circa 44mila euro
Bagheria, stampava falsi biglietti Amat Scoperto un 54enne tipografo abusivo
La guardia di finanza ha sequestrato a Bagheria una tipografia abusiva dove sono stati trovati quasi cinque mila biglietti contraffatti dell’Amat appena stampati. Le fiamme gialle hanno scoperto Maurizio Campagna, 54 anni che secondo l’accusa, era intento alla produzione e al confezionamento in blocchetti dei falsi titoli di viaggio dell’impresa di trasporto palermitana.
Il tipografo è indagato per falsificazione di biglietti di pubbliche imprese di trasporto. Ticket, computer, pen drive, stampanti laser a colori, e altri macchinari da tipografia sono stati sequestrati. I locali erano allacciati abusivamente alla linea elettrica causando un danno all’Enel stimato in circa 44mila euro. Pertanto, il tipografo è stato arrestato in flagranza per il delitto di furto aggravato di energia elettrica e condotto innanzi alla procura di Termini Imerese, che dopo aver convalidato l’arresto, gli ha applicato la misura cautelare dell’obbligo di presentazione giornaliero alla Polizia giudiziaria.
«Esprimo il mio apprezzamento alla Guardia di finanza che da tempo, su denuncia dei vertici dell’Amat, sta lavorando per individuare i responsabili di un criminale mercato di biglietti e tagliandi parcheggio – ha detto il sindaco di Palermo Leoluca Orlando – Un crimine che ha prodotto danni rilevanti, per milioni di euro, all’azienda e quindi a tutti i cittadini. Non possiamo che auspicare che si prosegua nell’individuazione di tutti i responsabili di questi comportamenti illeciti, eventualmente anche dentro l’azienda, cui chiederemo che siano comminate sanzioni severissime. Il Comune e l’Amat proseguiranno ovviamente nella più totale collaborazione con gli organi inquirenti e con la magistratura».