Un bene immobile confiscato alla mafia a Bagheria (Palermo), in via Guglielmo Pepe, diventerà un centro di ascolto gestito dalla SAMOT a supporto delle persone affette da patologie cronico-degenerative, dei loro familiari e di chi li aiuta. L’affidamento, che avrà durata trentennale, è stato formalizzato con la sottoscrizione della convenzione da parte del presidente Mario […]
Bagheria, immobile confiscato alla mafia diventa centro di ascolto
Un bene immobile confiscato alla mafia a Bagheria (Palermo), in via Guglielmo Pepe, diventerà un centro di ascolto gestito dalla SAMOT a supporto delle persone affette da patologie cronico-degenerative, dei loro familiari e di chi li aiuta. L’affidamento, che avrà durata trentennale, è stato formalizzato con la sottoscrizione della convenzione da parte del presidente Mario Lupo, avvenuta nella sede della prefettura di Palermo. Presenti il ministro degli Interni Matteo Piantedosi, il presidente della regione Renato Schifani, il presidente della Anbsc Bruno Corda e il prefetto Maria Teresa Cucinotta.
«Siamo davvero onorati di aver ricevuto in gestione l’immobile che sarà destinato al rafforzamento di percorsi di community building in una prospettiva di sviluppo dei valori di sussidiarietà e cooperazione», commenta Tania Piccione, responsabile regionale della SAMOT. Il bene costituirà il centro propulsore di iniziative riguardanti il diritto alle cure, anche nelle fasi avanzata di malattia, il contrasto dei fenomeni di isolamento ed esclusione sociale legati all’esperienza di malattia, la promozione di percorsi di integrazione socio-sanitaria, lo sviluppo di programmi di elaborazione del lutto e degli interventi di co-programmazione e co-progettazione con le istituzioni.