Il professionista è accusato di intestazione fittizia di beni, reimpiego di capitali illeciti, peculato, nonché di riciclaggio. Ieri la finanza ha perquisito l suo studio legale sequestrando centinaia di documenti
Azioni disciplinari contro l’avvocato Marcatajo Greco: «Chiederemo sospensione dalla professione»
Partono le azioni disciplinari nei confronti dell’avvocato Marcello Marcatajo, arrestato ieri dalla Guardia di Finanza nell’ambito dell’operazione Cicero coordinata dal procuratore di Palermo, Francesco Lo Voi, dall’aggiunto Vito Teresi e dai pm Annamaria Picozzi, Amelia Luise, Roberto Tartaglia e Francesco Del Bene e condotta dal Nucleo Speciale della Polizia Valutaria. Insieme al professionista, considerato dagli inquirenti l’amministratore del patrimonio immobiliare di Vincenzo Graziano e Vito Galatolo, i boss del clan dell’Acquasanta, sono finiti in manette Francesco Cuccio, 67 anni, Angelo Graziano, 36 anni, Francesco Graziano, 41 anni, Vincenzo Graziano, 64 anni e ai domiciliari, il figlio Giorgio Marcatajo, di 32 anni, Maria Virginia Inzerillo, 37 anni, Giuseppe Messeri, 49 anni e Ignazio Misseri, 25 anni.
«Abbiamo già aperto il fascicolo disciplinare – dice a MeridioNews il presidente dell’ordine degli avvocati di Palermo Francesco Greco – e nella seduta di consiglio di domani il consiglio dell’ordine delibererà la richiesta al Consiglio Distrettuale di Disciplina di sospenderlo dall’esercizio della professione e di avvio del procedimento disciplinare».
Le accuse Marcatajo sono di intestazione fittizia di beni, reimpiego di capitali illeciti, peculato, nonché di riciclaggio. La Finanza ieri ha perquisito il suo studio legale e alla perquisizione, come previsto dalla legge,era presente un rappresentante del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati palermitani. Le Fiamme Gialle hanno sequestrato personal computer, centinaia di documenti, diverse le chiavette usb e una pistola a tamburo da collezione non denunciata.