La presidente della commissione nazionale antimafia nel mirino degli ordini forensi
Avvocati siciliani in rivolta per le parole di Rosi Bindi: “Si dimetta”
LA PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE NAZIONALE ANTIMAFIA NEL MIRINO DEGLI ORDINI FORENSI
L’Unione degli Ordini forensi della Sicilia chiede le dimissioni del presidente della Commissione nazionale antimafia, Rosy Bindi, per le ” gravi dichiarazioni rese in occasione dell’audizione del prefetto Giuseppe Caruso”.
La parlamentare aveva tenuto a puntualizzare che “purtroppo, noi sappiamo che gli avvocati non cancellano dall’ordine nemmeno colleghi che sono stati in galera, magari per reati mafiosi, o che in nome del diritto alla difesa di ogni imputato diventano complici del proprio imputato”.
Affermazioni ritenute dal Consiglio direttivo dell’Unione degli Ordini forensi della Sicilia “assolutamente inesatte, improprie e approssimative e, soprattutto frutto di una inquietante distorta visione dell’Avvocatura italiana, oltre che generiche, sommarie e superficiali soprattutto laddove configurano generalizzati comportamenti illeciti della classe forense”.
Da qui l’invito alle dimissioni “per poi chiarire – scrivono gli avvocati – e, soprattutto, rettificare il contenuto delle espressioni per aprire un sereno e costruttivo confronto dialettico che riconosca e valorizzi l’impegno profuso quotidianamente dalla maggioranza degli Avvocati italiani nella tutela della legalita’ e dei diritti dei cittadini vittime della violenza mafiosa”
Gli avvocati siciliani auspicano” un’adeguata ed immediata ferma reazione da parte dell’organo istituzionale forense diretto a contrastare e, soprattutto, stigmatizzare con forza qualunque gratuita affermazione che offenda la dignita’ della professione e che finisce con il colpire lo stesso diritto di difesa sancito dalla nostra Costituzione”.
Il documento e’ stato trasmesso alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, al Ministro della Giustizia, al Presidente e ai componenti della Commissione Giustizia del Senato e della Camera, al Consiglio Nazionale Forense, al Presidente dell’Oua al Presidente della Cassa Forense, alle Unioni regionali dei Consigli degli Ordini degli Avvocati, a tutti i Presidenti degli Ordini degli Avvocati