Sono 14 le misure cautelari emesse dal gip di Siracusa, su richiesta della Procura. L'indagine Notte bianca ha fatto luce su un giro di stupefacenti che legava il centro dell'Aretuseo con il capoluogo etneo. Fondamentali le testimonianze di alcuni consumatori. Un business da migliaia di euro a settimana. Guarda il video
Avola, cocaina e metadone venduti pure a ragazzini Droga comprata a Catania, la denuncia delle madri
Cocaina, hashish, ma anche metadone. Con viaggi puntuali verso Catania, per comprare la droga da rivendere al dettaglio. Protagonisti 14 persone di Avola, fermate dai carabinieri su disposizione del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Siracusa. I provvedimenti – di cui quattro in carcere e dieci ai domiciliari – arrivano a conclusione dell’indagine denominata Notte bianca, coordinata dal sostituto procuratore Vincenzo Nitti, che ha fatto luce su un traffico di sostanze stupefacenti.
Il lavoro degli inquirenti ha riguardato il periodo compreso tra novembre 2015 e gennaio 2016, tre mesi nei quali i carabinieri hanno intercettato oltre 23mila comunicazioni via telefono. Era così che gli spacciatori comunicavano tra loro e con gli acquirenti. L’indagine è iniziata in seguito all’arresto, nell’estate 2015, di Antonino Lazzaro, fermato in flagranza con 100 grammi di hashish addosso. Un episodio che ha portato i carabinieri a sospettare che quello di Lazzaro fosse un anello di una catena più lunga. Fondamentali, inoltre, la denuncia di alcune madri e le ammissioni di alcuni consumatori, alcuni dei quali anche di giovanissima età.
La droga veniva acquistata tramite il catanese Antonino Vicino, che era solito cedere i quantitativi a Gianluca Liotta e Michele Guastella. I due facevano da distributori per gli altri indagati, che svolgevano il compito di pusher. Quando i due sono stati arrestati, Vicino ha continuato a vendere gli stupefacenti ad altri soggetti che avevano preso il posto di Liotta – che dovrà rispondere anche del reato di evasione dai domiciliari, finalizzato alla continuazione dell’attività di spaccio – e Guastella. Gli investigatori hanno documentato 25 viaggi in tre mesi, con le puntate nel centro etneo che avvenivano anche con cadenza quotidiana.
La compravendita avvenvia quasi sempre in orari notturni e avrebbe fruttato migliaia di euro a settimana. Nel corso delle perquisizioni a casa degli indagati, i militari, oltre a bilancini di precisione e dosi di droga, hanno sequestrato circa 34mila euro in contanti e anche documenti scritti a mano, che servivano come registro per gli spacciatori.
GLI ARRESTATI
Misura cautelare in carcere
– Antonino Vicino, catanese, con precedenti di polizia.
– Salvatore Santoro, classe 1969, con precedenti di polizia;
– Gianluca Liotta, classe 1973, con precedenti di polizia;
– Michele Guastella, classe 1981, con precedenti di polizia.
Misura cautelare ai domiciliari
– Domenico Bruni, classe 1987, con precedenti di polizia;
– Manuel Di Giovanni, classe 1997;
– Giuseppe Dugo, classe 1981, con precedenti di polizia;
– Cristina Ferrara, classe 1995;
– Francesco Gallo, classe 1982, con precedenti di polizia;
– Antonino Lazzaro, classe 1985, con precedenti di polizia;
– Grazia Macca, classe 1972, con precedenti di polizia;
– Valentina Roccaro, classe 1991, con precedenti di polizia;
– Sonia Silvia, classe 1981, con precedenti di polizia;
– Adolfo Terranova, classe 1980, con precedenti di polizia.