Incentivi al gioco dazzardo. Tagli di 300 milioni di euro alle università. Tagli alle scuole pubbliche pari a 47,5 milioni di euro. Un regalo di 223 milioni di euro alle scuole paritarie. Per la tav torino-lione, contestata dagli abitanti delle zone che dovranno subirne gli effetti nefasti, 2 miliardi e 250 milioni di euro di stanziamento. Quindi una taglio di un miliardo di euro per la sanità pubblica a fronte di un regalo pari a 52,5 milioni per i policlinici gestiti direttamente da università non statali. Poi un bel boccone di 12,5 milioni di euro per il bambin gesù di roma e 5 milioni di euro alla fondazione gaslini di genova. Per comuni e province, invece, tagli pari a 4,6 miliardi. Aumenta di un punto liva per i beni di prima necessità (cioè per i normali cittadini e per la povera gente), mentre rimane invariata liva per i beni di lusso! salve le pensioni doro della pubblica amministrazione. Colpo finale: secondo federconsumatori, solo per aumenti di prezzi e tariffe ogni famiglia italiana, nel 2013, pagherà mille e 500 euro in più.