Costume e società

L’attentato a Donald Trump e le teorie dei complotti: ecco tutta la vera verità

A me piace tantissimo quando i complottisti restano così: come quelli che gliel’hanno vista alla sorella. Mi piace deluderli.
Non c’è nessun complotto dietro l’attentato a Donald Trump e ve lo spiego facile. Non possono essere stati i democratici a complottare contro Trump perché avrebbero ingaggiato un cecchino professionale, non un ragazzino anche se ipnotizzato che ne so dall’Mkultra o dalle tecniche manciuriane, perché poi si sa come sono questi condizionamenti mentali che ti prendono da piccolo e ti fanno il lavaggio con l’ammorbidente del cervello: quando ti serve non funzionano mai!

E non può essere stato Trump ad autoattentarsi da solo perché i casi sono due: o il povero Thomas Matthew Crooks aveva una mira infallibile, capace di prendere un orecchio a duecento metri di distanza e Trump si fidava ciecamente di lui e nei complotti veri non ci si fida mai di nessuno, soprattutto di quelli che complottano con te, perché i complottari sono capaci di qualunque cosa; oppure Crooks doveva sparare sul pubblico e Trump autoinfliggersi la ferita da solo con, che ne so, un cacciavite, un martello pneumatico, oppure con una ingegnosissima microcarica esplosiva installata chirurgicamente nel padiglione auricolare che fatta brillare a distanza in coincidenza con lo sparo (come fanno nei film di sparatorie) faceva colare sangue finto, o una roba del genere da effetti speciali.
Quest’ultima teoria ci avrebbe sfracassato le palle creando schiere di indemoniati, se non ci fosse stata quella bellissima e semplice foto della pallottola che sfiora Trump.
Dice: «È una foto ritoccata»
E no. È stata pubblicata dal New York Times che di certo non ha simpatia per Trump.
Se c’è la pallottola non c’è il complotto.
Eppure le teorie del complotto non si fermano.

L’ultima è la teoria del complotto doppio. Hanno complottato insieme repubblicani e democratici per fare quella magnifica foto di Donald con l’orecchio svenuto, il pugno alzato, e la bandiera americana sullo sfondo, che sembra fatta apposta per fare vincere le elezioni americane a chiunque. I repubblicani perché vogliono Trump, i democratici perché non vogliono RimbamBiden, ché a quello capace gli casca la tazza di caffè sulla scrivania ovale e per pulire preme per sbaglio il bottone rosso delle testate nucleari.
Volete sapere la verità? Quello che si vede nella foto non è un proiettile vicino a Trump. È un Ufo lontano lontano che rilascia una scimmia chimica. È stata la scimmia a sparare a Trump.

Ottavio Cappellani

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