Ateneo-Consorzio, firmata la transazione

ACCORDO

Tra

l’Università degli Studi di Catania, di seguito denominata “Università” con sede in Catania, piazza Università n. 2, codice fiscale 02772010878, nella persona del Magnifico Rettore Prof. Antonino Recca, e il Consorzio Universitario della Provincia di Ragusa, di seguito denominato “Consorzio”, con sede in Via Dott. Solarino (Ex Distretto militare), a Ragusa Ibla, codice fiscale 92011780886, nella persona del Presidente Sen. Giovanni Mauro,

PREMESSO

– che l’Università ha stipulato con il Consorzio Universitario della Provincia di Ragusa la convenzione del 9 ottobre 2001 (sottoscritta anche dalla Provincia regionale di Ragusa e dal Comune di Ragusa) e successivo atto aggiuntivo dell’8 aprile 2005 per l’attivazione a Ragusa dei corsi di laurea in Scienze agrarie, tropicali e subtropicali della Facoltà di Agraria; la convenzione del 27 maggio 2003 (sottoscritta anche dal Comune di Ragusa) per l’attivazione a Ragusa del corso di laurea in Scienze giuridiche della Facoltà di Giurisprudenza; la convenzione del 5 giugno 1999 (sottoscritta anche dalla Provincia regionale di Ragusa e dal Comune di Ragusa) per l’attivazione a Ragusa dei corsi di laurea della Facoltà di Lingue e letterature straniere; la convenzione del 6 agosto 2001 (sottoscritta anche dall’Azienda ospedaliera regionale, Ospedale Maria Paternò Arezzo, dalla Azienda USL 7 di Ragusa, dalla Provincia regionale di Ragusa, dal Comune di Ragusa) per l’attivazione a Ragusa del corso di laurea in Medicina e chirurgia;

– che il Senato accademico, nelle sedute del 23 marzo 2009 e del 25 maggio 2009, ed il Consiglio di amministrazione, nella seduta del 28 maggio 2009, hanno deliberato di non attivare, nell’a.a. 2009/2010, il nuovo ciclo dei corsi di laurea decentrati a Ragusa, in mancanza del pagamento dell’intero importo dovuto entro il 31 maggio 2009;

– che, nell’incontro svoltosi in data 29 maggio 2009 fra i rappresentanti delle parti, il Consorzio si è impegnato “a procedere al pagamento di quanto dovuto entro il 31 maggio 2009, ovvero a fornire idonea garanzia che i suddetti pagamenti vengano corrisposti a breve termine. Ciò al fine di permettere l’attivazione, per l’a.a. 2009/2010, dei primi anni dei corsi di laurea che l’Università di Catania svolge presso la sede di Ragusa”.

– che con decreto rettorale n. 6175 del 5 giugno 2009, è stato emanato il manifesto degli studi relativo all’a.a. 2009/2010, non attivando i primi anni dei corsi di laurea con sede a Ragusa;

– che il Consorzio ha versato l’importo di € 1.500.000,00, incassato dall’Università in data 9 giugno 2009, rimanendo debitore di ulteriori € 2.460.101,47.

– che il Consorzio Universitario della Provincia di Ragusa, con ricorso ex art. 700 c.p.c., ha chiesto al Giudice del Tribunale di Ragusa “di ordinare all’Università degli Studi di Catania (…) di ottemperare agli obblighi assunti nelle predette convenzioni e nell’accordo del 29.5.2009, in particolare di attivare il primo anno dei corsi convenzionati”;

– che l’Università ha depositato presso il Tribunale di Catania un ricorso per decreto ingiuntivo di pagamento di € 2.460.101,47, R.G. n. 8357/09.

CONSIDERATO


– che in data 23 giugno 2009 si è svolto un incontro fra il Rettore dell’Università, il Presidente del Consorzio ed il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, al fine di definire la controversia insorta fra le parti.

Tutto ciò premesso e considerato, le parti, a transazione delle reciproche pretese indicate nelle premesse,

CONVENGONO QUANTO SEGUE

Art. 1


Le premesse costituiscono parte integrante del presente accordo.

Art. 2


Il Consorzio si obbliga a versare all’Università di Catania € 2.460.101,47, in virtù delle convenzioni indicate in premessa, a saldo di quanto dovuto per l’a.a. 2008/09, dei quali la somma di € 760.000,47 entro il 6 luglio 2009 e la somma di €. 1.700.101,00 entro il 30 settembre 2009, pena la disattivazione, nell’a.a. 2009/2010, da parte dell’Università di Catania dei primi anni dei corsi di laurea indicati al successivo art. 4, fatte salve le maggiori somme concordate dal Consorzio con le singole facoltà e le variazioni giustificate dalle rendicontazioni relative all’a.a. 2008/2009 che l’Università, secondo quanto previsto dalle convenzioni, ha l’obbligo di trasmettere “entro l’anno accademico successivo a quello di competenza”, vale a dire entro il 31 ottobre 2010.
Il Consorzio si obbliga a manlevare l’Università di Catania da ogni e qualsiasi responsabilità e pregiudizio, che dovesse derivare alla medesima dalla mancata attivazione dei corsi di cui all’articolo 4, come conseguenza del mancato pagamento delle somme sopra indicate, in particolare nei confronti degli studenti.

Art. 3


Le parti, di comune accordo, giusta autorizzazione ministeriale, si impegnano a rinunciare a tutte le azioni giudiziarie intraprese alla data della stipula del presente atto. In particolare, il Consorzio rinuncia al ricorso ex art. 700 c.p.c. proposto dinnanzi al Tribunale di Ragusa; l’Università rinuncia al ricorso per decreto ingiuntivo R.G. n. 8357/09, depositato presso il Tribunale di Catania.


Art. 4

Per l’a.a. 2009/2010, l’Università, previa autorizzazione ministeriale, si obbliga ad attivare a Ragusa il primo anno dei seguenti corsi di laurea:
– Scienze e tecnologie agrarie tropicali e subtropicali, cl. 20 – laurea triennale;
– Scienze e tecnologie agrarie tropicali e subtropicali, cl. 77/S – laurea specialistica;
– Giurisprudenza, cl. LMG/01;
– Scienze della mediazione linguistica, cl 3 – laurea triennale;
– Studi comparatistici, classe 11 – laurea triennale;
– Lingue e culture orientali, cl. 41/S – laurea specialistica;
– Lingue e culture europee ed extraeuropee, classe 42/S – laurea specialistica.
Per lo stesso anno accademico, il Consorzio si obbliga ad erogare le risorse finanziarie dovute nella misura e alle scadenze indicate nelle convenzioni vigenti, pena la non attivazione, da parte dell’Università, nell’a.a. 2010/2011, di nuovi cicli di corsi di studio a Ragusa e con il completamento di tutti i cicli già attivi presso la sede di Catania.


Art. 5

Le parti, di comune accordo, decidono di risolvere consensualmente la convenzione del 6 agosto 2001 avente ad oggetto l’attivazione a Ragusa del corso di laurea in Medicina e chirurgia e conseguentemente di non attivare a Ragusa, per l’a.a. 2009/2010, il primo anno del suddetto corso di laurea, con il completamento presso la sede di Catania tutti i cicli già attivi, con oneri a carico dell’Università.

Art. 6

Le parti si impegnano ad attivare un tavolo tecnico, coordinato dalle segreterie tecniche del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, riguardo al decentramento operato dall’Università presso la sede universitaria di Ragusa, al fine di potere garantire il mantenimento dei corsi di laurea, secondo i requisiti necessari e di qualità previsti dal D.M. 270/2004 e dal D.M. 544/2007, attraverso risorse economiche certe.

Letto, approvato e sottoscritto dalle parti a Roma, in data 30 giugno 2009

Consorzio Universitario della provincia di Ragusa
Il Presidente
Sen. Giovanni Mauro

Università degli Studi di Catania
Il Rettore
Prof. Antonino Recca

DICHIARAZIONE DI INTERVENTO

È presente alla stipula del superiore accordo per conto del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, in persona del Dr. Giovanni Bocchieri, Capo Segreteria Tecnica del Ministro .

MIUR
Il rappresentante


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]