Assegno sociale per i disoccupati

da Corrado MIRTO, Giuseppe SCIANO’, Giovanni BASILE, Gaetano VALLE, Giuseppe SORRENTINO, Arturo FRASCA, Fabio CANNIZZARO, Giancarlo ALAGNA, Francesco MARSALA e Rosalia D’ANTONI

riceviamo e volentieri pubblichiamo

Gli Indipendentisti di lu Frunti Nazziunali Sicilianu hanno ribadito, nel corso di un’Assemblea spontanea di Iscritti e Simpatizzanti, svoltasi il giorno 29 gennaio a Palermo (e con collegamenti telefonici con le altri Sedi della Sicilia), il convincimento che l’ASSEGNO SOCIALE per i disoccupati, per i non occupati e per le famiglie povere, vada subito istituito, senza ulteriori perdite di tempo. Ciò, innanzi tutto, per affrontare la eccezionale CRISI in corso. Ed anche perché si realizzerebbero, nello stesso tempo, un atto di giustizia sociale ed un’iniziativa che avrebbe “RICADUTE” positive in campo economico. In quanto l’ASSEGNO darebbe un forte impulso al “CONSUMO”, evitando il crollo di tante attività produttive minori, che oggi garantiscono ancora – ed eroicamente – tanti “VERI” posti di lavoro, diffusi sul territorio.
Dal dibattito è emerso che l’Fns considera questa iniziativa come un “rimedio” alternativo alla indecente e costosissima moda di assumere, direttamente o indirettamente, quella massa di aspiranti lavoratori “RACCOMANDATI-ORGANIZZATI” e spesso “LOTTIZZATI” presso le pubbliche Amministrazioni ed i vari Enti Pubblici o … Parapubblici, ad ogni livello. Trasformando gli Enti, le Aziende e settori interi della Pubblica Amministrazione in “STIPENDIFICI”, che erogano, appunto, stipendi e NON servizi.
“L’ASSEGNO SOCIALE va regolamentato con rigore – è stato sottolineato – prevedendo il pericolo (che è dietro l’angolo e che qualcuno già spera di strumentalizzare) che, da tutto il mondo, arrivino IMMIGRATI per fruire di questo ammortizzatore sociale. Non vanno, ovviamente, fatte discriminazioni razziali, ma occorre prevedere dei ‘PALETTI’, come quello del possesso di una rispettabile ANZIANITA’ di CITTADINANZA e di RESIDENZA EFFETTIVA. Requisiti, questi, non separabili. Altro ‘paletto’ dovrebbe essere costituito dalla differenziazione degli importi in base a fasce di età ed in base al numero dei minori a carico”.
Se fissato con un provvedimento legislativo bene strutturato e se erogato con giustizia e con senso di responsabilità, l’assegno minimo vitale (è stato rimarcato con forza) sarà un ammortizzatore sociale OTTIMO e, nello stesso tempo, un INVESTIMENTO PRODUTTIVO.
“Le regole e la chiarezza sono necessarie – è stato ribadito nel corso dell’assemblea – per evitare, poi, una giurisprudenza eccessivamente buonista, del tipo di quella sull’indennità di accompagnamento. Occorre, insomma, assicurare il raggiungimento delle utili e ‘NOBILI’ finalità, alle quali l’FNS fa riferimento da vent’anni a questa parte”.
“Viceversa, la STRUMENTALIZZAZIONE del BISOGNO degli INDIGENTI e dei DISOCCUPATI e le proposte avanzate esclusivamente per ‘COMBATTERE’ i propri avversari politici o, peggio ancora, per creare CAOS e ‘CRAC’ finanziario, danneggerebbero irrimediabilmente proprio coloro che hanno estremo bisogno di un gesto di solidarietà e di giustizia sociale».
“Occorrono saggezza e senso di responsabilità – è stato detto nel corso dell’incontro -. Ed occorre fare presto. Ed è sbagliato che Governo del’isola e l’Assemblea regionale non abbiano mai varato una iniziativa legislativa in materia”.
Le questioni poste dall’Assemblea dell’Fns, che è stata presieduta dal professore Corrado MIRTO, formeranno oggetto di uno specifico impegno di lotta politica senza soste e senza compromessi. Questa la posizione espressa da tutti i componenti del Comitato Centrale e della Segreteria Nazionale, che hanno pure partecipato ai lavori. E che hanno sottolineato come, per la verità, l’Fns, da sempre, ha sostenuto questa battaglia, che oggi diventa di grande attualità e che viene ripresa con forza proprio a causa della CRISI della quale si è parlato in questa sede ed in altre occasioni.

 

 


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