Aspettando il nuovo re

La grande gallery “The Election Horror Picture Show” rimarrà  offline per tutto il tempo in cui rimarranno aperte le urne per le elezioni del Sindaco e del Consiglio comunale di Catania.

Non vorremmo che qualcuno ci prendesse talmente sul serio da andare a votare proprio per i candidati in testa alla classifica per il peggiore slogan, peggiore fotografia, peggiore poster e per il gran premio al manifesto elettorale più demenziale!

L’aspra contesa rimane ancora da decidere. Riapriremo il nostro sondaggio lunedì alle ore 15 (non appena nella città di Catania si smetterà di votare) e lo terremo aperto per tutta la notte di lunedì. Martedì mattina STEP1 pubblicherà i risultati definitivi dell’Horror Picture Show, confrontandoli col numero di voti realmente ottenuti dai candidati dell’hit parade del kitch elettorale … seguiranno la consegna dei premi con intervista ai vincitori.

Intanto è giusto chiedersi: “cosa stiamo aspettando?”, “cosa vorremmo noi dal nuovo Sindaco di Catania?”. 

SE FOSSI SINDACO – benché usurato dai talk show televisivi – rimane un bel gioco. La forza e la portata delle elezioni dipendono in misura cruciale dall’opportunità di una discussione aperta.

Senza una vera discussione le sole elezioni possono mostrarsi inadeguate. Il problema non è solo quello delle pressioni esercitate sugli elettori al momento del voto, ma riguarda la vacuità della discussione pubblica, l’insignificanza dei messaggi elettorali dei singoli candidati, il “blablabla” dei programmi generici, gli slogan del tipo:
– Io sono dalla parte della GENTE. – Anch’io. – No, tu no.
– Io AMO Catania, mentre tu non l’hai amata abbastanza.
– Catania è bella. – Ma che dici?  BELLISSIMA E’!

Siamo un po’ stufi di questi discorsi. Vorremmo far sapere al  nuovo re cosa si aspettano da lui i 60.000 studenti universitari, catanesi e non, che gravitano su questa città. Le elezioni durano soltanto un giorno e mezzo, ma su STEP1 la discussione su questi problemi rimane sempre aperta. 

S’ i’ fosse foco, arderei ‘l  mondo;
s’ i’ fosse vento, lo tempesterei;
s’ i’ fosse acqua, i’ l’annegherei… 

E se fossi sindaco?