Asmr: video che hanno cambiato molte vite

I video Asmr su Youtube, o su altre piattaforme streaming gratuite e non, contano ormai milioni di visualizzazioni e altrettanti commenti. Questo perché le pratiche Asmr sono sempre più conosciute e diffuse, ma soprattutto sempre più conosciuti e diffusi sono i benefici a livello emotivo e psicologico correlati a essi.

Ma scopriamo insieme cosa sono, esattamente, i video ASMR e in che modo producono stimoli nel nostro cervello?

Asmr, fondamentalmente è la sigla di autonomous sensory meridian response, ovvero una condizione di rilassamento del corpo e della mente, prodotta da una serie di stimoli esterni, solitamente riconducibili a suoni o a immagini. Il termine ASMR venne coniato nel 2010 da Jennifer Allen, ai tempi meglio nota come Envelope Nomia, in un gruppo su Facebook da lei fondato. 

Analizziamone le parole: Sensory response è la risposta cerebrale alle stimolazioni esterne; la parola autonomous è impiegata per sottolineare la soggettività di tale risposta da parte dei singoli individui; meridian è un eufemismo di orgasmo, da intendersi come espressione di piacere legato ai cinque sensi, probabilmente ispirato ai meridiani della medicina tradizionale cinese. Il termine Asmr venne introdotto nel linguaggio virtuale in un contesto in cui si discuteva di salute mentale: era il forum SteadyHealth, gruppo ancora esistente sui social.

Nonostante i contenuti Asmr siano ormai sempre più diffusi, specie sulle piattaforme di streaming come Youtube o Twitch, e nonostante i benefici generali siano sempre più riconosciuti, almeno dagli utenti di tali piattaforme, non si parla ancora di ASRM nell’ambito della psicoterapia né in ambito neurologico. Il direttore di Neurologia Generale alla Scuola di Medicina dell’Università di Yale, Steven Novella, fece cenno alla possibilità di impiegare le tecnologie per la risonanza magnetica funzionale per studiare gli effetti dell’Asmr sul cervello, senza che però questo sia mai avvenuto.

La sensazione di formicolio, il senso di rilassatezza e, in alcuni casi, di sonnolenza piuttosto che di concentrazione, sono tutte reazioni, più o meno comuni, legate all’Asmr, che provengono direttamente dal cervello. Il cervello umano è profondamente complesso, non è sorprendente dunque che talune stimolazioni collegate a suoni o a immagini possano produrre le medesime sensazioni di alcune sostanze altrettanto stimolanti e, quindi, contribuire ad ampliare il concetto di neurodiversità, proposto proprio dal direttore Novella.

Tuttavia, non è facile studiare qualcosa che, concretamente, non si può vedere.

Si parla pur sempre di esperienze interiori, che attengono forse più al piano della psicologia, nonostante le reazioni del corpo siano una risposta proprio del sistema nervoso. Anche se non esistono riferimenti scientifici che dimostrino i benefici a livello fisiologico, sul piano empirico, sono centinaia, se non migliaia, gli utenti che su Internet raccontano la propria esperienza felice con l’ASMR, ad oggi utilizzato, come si è già detto, prevalentemente su Youtube e su Twitch. I più famosi canali di streaming digitale in materia di ASMR contano milioni di iscritti.

Di questi, la maggior parte non perde tempo a raccontare pubblicamente i benefici che ricava dalle pratiche Asmr, pratiche attuate dagli Asmr artists, ovvero persone in grado di produrre suoni rilassanti con la voce (o con vari oggetti) e movimenti ipnotici con le parti del corpo.

Ansia, insonnia, crisi di panico, tachicardia, ma anche semplicemente difficoltà a concentrarsi o a rilassarsi: queste sono solo alcune delle sofferenze che l’Asmr è in grado di lenire o, addirittura, di sconfiggere.

Gli Asmr artists hanno salvato e continuano a salvare migliaia di persone, riducendo gli effetti dello stress, della paura, dell’eccessiva iperattività, dei traumi psicologici. Non importa che non sia scientificamente provato, importa che oggi vi sia un pensiero consolidato e diffuso che queste pratiche, al limite tra l’ipnosi, la meditazione e il rilassamento indotto, producano effetti benevoli per la salute mentale, e che tutti o quasi possano usufruirne liberamente, godendo dei molteplici benefici.

Basta accedere a una piattaforma gratuita come Youtube, digitare la sigla Asmr e trovare il proprio artista o il proprio suono preferito tra il whispering (letteralmente sussurrando) o il tapping (che significa, invece toccando), nell’attesa che, un giorno, ascoltare i video Asmr diventi una terapia di tipo psicologico o, magari, addirittura, di tipo neurologico riconosciuta.

Noemi Privitera

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