Ieri mattina, nell’edificio di via Barisano da Trani è stato effettuato un nuovo sopralluogo per stabilire modalità e tempi di ripristino dei locali. In tanti esprimono solidarietà e condannano l'accaduto, ma è solo l'ennesima violenza subita da una scuola palermitana
Asilo Peter Pan, già iniziati i lavori per una pronta riapertura La struttura è stata vittima di otto attacchi in un solo anno
Dopo le fiamme è corsa alla ricostruzione. La vicenda dell’asilo nido Peter Pan, il cui interno è stato distrutto lo scorso due gennaio, sta suscitando l’interesse di tanti che, indignati, si accorgono di quanto debba essere difficile lavorare bene in una struttura come quella del Cep, che nell’ultimo anno ha subito di tutto, sperimentando persino la chiusura per sospetto caso di Covi-19. Una storia che ha mosso parecchie coscienze. «Ben otto gli episodi denunciati nell’edificio dell’asilo Peter Pan – spiegano dal Comune – Qui, nel febbraio del 2020, sono state rotte le serrature e trafugate le chiavi delle stanze e uno stereo; ad aprile, per due volte, sono state danneggiate le telecamere di video sorveglianza: a giugno, altri tre incursioni hanno reso necessario aggiustare prima una porta finestra, poi un lampione quindi i vetri dei servizi igienici e zanzariere; a luglio altri cinque vetri sono stati ridotti in frantumi. Sabato scorso, l’attacco più violento ed estremo: l’incendio dopo aver distrutto una porta-finestra, rubato tutte le chiavi, comprese quelle dei locali di autoclave e caldaia.
E dire che il Peter Pan di via Barisano da Trani è solo l’ultimo di una serie di atti vandalici che hanno avuto come oggetto delle strutture scolastiche. Un lungo percorso di aggressioni che, da gennaio dello scorso anno a oggi, ha registrato oltre trenta episodi ai danni di undici strutture comunali: Aquilone, Braccio di Ferro, Ermellino, Girasole, Maricò, Morvillo, La Malfa, Pantera Rosa, Papavero, Peter Pan, Santangelo. Il Comune pensa a una manifestazione simbolica, come quella andata in scena a giugno, in cui si mise in piedi una manifestazione contro i ladri di futuro. Messaggio che sarebbe anche arrivato se non fosse passione così diffusa quella di rovinare le strutture per i più piccoli.
«Deve apparire chiara ed è chiara la condanna e la necessità di applicazione di doverose sanzioni a carico di quanti hanno rubato o distrutto elettrodomestici, caldaie, fioriere, lettini, cibo dalla dispensa, materiali di cancelleria, pannolini, utensili da cucina, biancheria; distrutte finestre, infissi, impianti di videosorveglianza – dice il sindaco Leoluca Orlando – Oltre alla condanna la’amministrazione ancora una volta sta, come in passato, rispondendo realizzando i necessari lavori e riaprendo l’asilo ai bambini prime vittime di questi farabutti».
Ieri mattina, nell’edificio di via Barisano da Trani è stato effettuato un nuovo sopralluogo da parte dei tecnici dell’amministrazione per stabilire modalità e tempi per i lavori di ripristino della struttura. Presenti il vicesindaco, Fabio Giambrone, l’assessore al verde, Sergio Marino, e l’assessora alla Scuola, Giovanna Marano. «Ci sono danni notevoli – dichiarano Giambrone e Marino – Gli interventi sono cominciati in modo tempestivo e dureranno il tempo necessario per ripristinare la sicurezza e il decoro oltre che la piena funzionalità a garanzia di bambine, bambini e lavoratori. I lavori edili verranno eseguiti dalle maestranze del Coime, la pulizia straordinaria degli esiti dell’incendio verrà effettuata dalla Reset». «Stiamo studiando le modalità più adatte per assicurare una soluzione sostitutiva che garantisca continuità educativa ai piccoli e alle famiglie che frequentano il nido» aggiunge l’assessora alla Scuola, Giovanna Marano.
E la vicenda ha destato l’attenzione persino della Regione, con l’assessore al ramo, Roberto Lagalla che parla di «un atto vandalico di inaccettabile violenza che aggrava una ferita già aperta nella nostra comunità palermitana. Non posso che esprimere grande tristezza per ciò che è avvenuto e dichiarare il mio impegno, insieme a quello del Presidente Musumeci, nel concorrere per il più rapido recupero dei danni subiti dall’asilo nido e nel dare vita ad azioni di sensibilizzazione verso una maggiore tutela della comunità scolastica e degli ambienti all’interno dei quali essa vive».