Asili nido, il Comune proroga il bando di avvio Iannitti: «All’interno ci sono milioni di anomalie»

Il bando per l’avvio del nuovo servizio degli asili nido è stato prorogato dell’amministrazione comunale per un tempo di quindici giorni. Nonostante ci sia già una ditta vincitrice e nonostante nell’ultimo incontro con le lavoratrici ausiliarie delle cooperative la possibilità fosse stata negata «per mancanza di copertura finanziaria», aveva affermato l’assessore al Welfare Angelo Villari. «Non penso che in meno di una settimana la disponibilità economica del Comune di Catania sia cambiata», commenta la lavoratrice Giusy Mavilla.

La questione degli asili nido, che era sembrata arrivare al suo capolinea appena la settimana scorsa con l’assegnazione del servizio a una nuova ditta vincitrice del bando, è stata riaperta dall’amministrazione comunale in queste ore. La motivazione che ha portato palazzo degli Elefanti a fare dietrofont è «la mancanza di tempi tecnici utili alla nuova cooperativa per attivare il servizio». Una prospettiva che le ausiliarie degli asili nido e il movimento politico Catania bene comune avevano fatto presente a Villari. «Le buste del bando sono state aperte giorno 23 gennaio e il servizio doveva essere attivo a partire dal 2 febbraio, ovvero in meno di una settimana», afferma Matteo Iannitti. Che attacca: «La verità è che dal Comune non hanno idea di come organizzare gli asili nido».

La proroga annunciata questa mattina ai sindacati di base e a quelli confederati dà un po’ di respiro alle lavoratrici delle strutture. «Le ausiliarie continueranno a lavorare nelle condizioni precedenti all’avvio del nuovo bando», afferma Antonio Santonocito di Confsal. Che aggiunge: «Useremo questo tempo per fare capire all’amministrazione Bianco che non si può giocare sulla pelle dei lavoratori e che nei fatti hanno ragione quelle frange della società che ritengono inappropriato il bando pubblicato». Rincara la dose Iannitti: «Il documento presenta un milione di anomalie a livello di sicurezza e qualità del servizio proposto, oltre che da un punto di vista di legge».

La situazione è di evidente stallo e il clima teso. «I genitori dei bambini sono confusi e smarriti e lavorare in queste condizioni non è certo il massimo», lamenta Mavilla. Per dirimere la questione, l’assessorato ai Servizi sociali ha fissato un incontro per domani mattina al fine di spiegare meglio la nuova decisione ai tecnici, alle lavoratrici e ai sindacati. «Siamo nelle mani di nessuno perché un giorno l’amministrazione comunale prende una decisione e l’indomani un’altra – commenta Iannitti -, ma speriamo che riunendoci di nuovo attorno a un tavolo tecnico si riesca a raggiungere un miglioramento». 


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