È stato in carica per poco meno di sei mesi il 34enne originario di Trecastagni e consigliere comunale in quota Pd. Ma ieri, per ragioni proprie, ha deciso di abbandonare una delle poltrone del consiglio della ditta che gestisce la fornitura del gas in città. «Nulla a che vedere con le polemiche sul Comune di Catania», precisa
Asec Spa, si dimette un componente del cda Concetto Russo: «Alla base motivi personali»
«È una decisione dettata da questioni personali che ho maturato nel corso del mio ruolo». A parlare a MeridioNews è Concetto Russo, componente del consiglio di amministrazione della partecipata Asec Spa, che nella serata di ieri ha rassegnato le proprie dimissioni. Il 34enne originario di Trecastagni ha ricevuto l’incarico, a titolo gratuito, alla fine dello scorso mese di settembre, quando il Comune di Catania, in qualità di socio unico, ha individuato i nuovi vertici di Sostare, Amt, Multiservizi, Sidra, Asec Trade e Asec Spa. «È un impegno quotidiano, importante, che non posso più assumermi. Le cose si fanno bene, in caso contrario conviene fare un passo indietro», precisa Concetto Russo. A motivare la decisione potrebbero essere anche le elezioni amministrative previste per il 2018 a Trecastagni e dunque la possibilità, per Russo, di lavorare alla sua ricandidatura.
La società partecipata comunale che gestisce la distribuzione del gas in città da oggi ha un componente in meno all’interno del proprio cda. Concetto Russo, esperto della formazione e docente di sostegno in istituti pubblici e privati, lascia il proprio incarico dopo nemmeno sei mesi di attività. Consigliere comunale in quota Partito democratico ed ex presidente del senato cittadino di Trecastagni, sostiene di preferire la politica all’amministrazione diretta. Un motivo che, pare, sembra essere anche alla base della decisione di non lavorare più ad Asec spa. «È stata un’esperienza importante e molto formativa ma a me piace di più la politica», confessa Russo. Il quale precisa: «Le mie dimissioni non hanno nulla a che vedere con le polemiche che ci sono state in questi mesi sugli amministratori delle partecipate del Comune». E il riferimento è ai girotondi di nomine a vertici delle ditte, l’ultimo in ordine di tempo il no di Michele Giorgianni a capo di Pubbliservizi.
«Ho ricevuto moltissime chiamate oggi ma, onestamente, di tutte queste polemiche ho letto solo sui giornali», commenta. «C’è molto dispiacere per le sue dimissioni perché è stata una figura valida e preparata che si è spesa molto per l’azienda», commenta a MeridioNews la presidente di Asec Spa Francesca Garigliano. «Adesso provvederemo, come da statuto, a trovare una soluzione», aggiunge. Questa prevede un incontro tra i vertici della ditta e il socio unico rappresentato dall’amministrazione comunale. Sullo sfondo della riunione c’è lo spettro di un’idea che circola da tempo nell’ambiente, quella dell’amministratore unico, la quale azzererebbe di fatto la presenza di altri componenti all’interno del cda.