Scuola, domani ripresa delle lezioni ma si rischia il caos I Comuni potrebbero decidere sulla base dei dati Asp

Era già stato annunciato lo scorso 8 gennaio durante l’incontro tra la Regione, il Comitato tecnico scientifico e i circa 200 sindaci siciliani, adesso è stato confermato: il rientro a scuola per gli studenti dell’Isola dopo le festività natalizie è fissato per domani. «non ci sono le condizioni giuridiche per sospendere ulteriormente le attività didattiche», ha affermato l’assessore all’Istruzione Roberto Lagalla. Il componente della giunta guidata da Nello Musumeci ha seguito la linea per cui una prolungata sospensione delle lezioni è possibile solo in zona arancione e nei casi previsti dal decreto nazionale. Per la didattica a distanza è necessario il parere dell’Azienda sanitaria. Le condizioni, secondo il governo regionale, dunque, non ci sono. 

I sindaci, dal canto loro, avevano chiesto, trovando anche il parere favorevole di Musumeci, il rinvio delle lezioni a domani. Nel frattempo, però, dagli stessi primi cittadini era stata chiesta un’organizzazione migliore in modo da avere immediatamente dei dati precisi e una maggiore disponibilità di mascherine Ffp2. Intanto, l’Associazione nazionale Comuni italiani della Sicilia, con a capo il presidente e sindaco di Palermo Leoluca Orlando, ha deciso di riunirsi proprio in questi minuti per avanzare al governo siciliano ulteriori richieste. Da quanto appreso da MeridioNews, i sindaci nel corso della riunione di questi minuti stanno rimarcando l’esigenza di avere dei dati precisi per ogni Comune e, quindi, di potere avere supporto delle Asp a livello locale e decidere, in base al numero dei contagi delle singole province, se chiudere le scuole. Sulla base di questo Trapani potrebbe disporre un’ordinanza sulla chiusura delle scuole

Il direttore dell’Ufficio scolastico regionale, Stefano Suraniti, ha sottolineato che la Sicilia ha comunque dati pandemici più bassi rispetto alla media nazionale. Anche l’associazione nazionale dei presidi, fa sapere la Flc Cgil «si è schierata per il ritorno a scuola senza se e senza ma». “Noi abbiamo rappresentato le condizioni drammatiche in cui vertono le scuole, le forti criticita’ soprattutto a livello organizzativo e il fatto inequivocabile che i dati pandemici sono destinati ad aumentare – afferma la Flc Cgil – Assurdo riaprire 2-3 giorni per mandare tutti in Dad o Ddi lunedì prossimo. Abbiamo chiesto ancora qualche giorno ma abbiamo capito che solo una norma del governo nazionale può evitarlo».


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