Al docente 62enne di ritorno da Milano e al medico dell'Asp - su cui al momento non si riesce a ricostruire la filiera del contagio - si aggiungono una donna 78enne e il figlio di Mazara del Vallo
Coronavirus, salgono a quattro i casi nel Trapanese Dirigente dell’Asp contagiato, ma non è stato al Nord
Sono due i nuovi casi accertati di Covid-19 in Provincia di Trapani e che si vanno ad aggiungere ai due che rientravano ieri nel bollettino ufficiale della Regione. Si tratta di una donna di 78 anni e del figlio 48enne, entrambi di Mazara del Vallo.
Sarebbero rientrati lo scorso 1 marzo in Sicilia dal Nord Italia. Entrambi dal giorno del loro arrivo sono rimasti in isolamento volontario. Ieri la chiamata al 118. I sanitari li hanno trasportati presso la tenda triage allestita presso l’ospedale Abele Ajello. Sottoposti a tampone, entrambi sono risultati positivi al Covid-19. I due dopo un primo ricovero nell’ospedale mazarese sono stati traferiti presso il Sant’Antonio Abate di Trapani, dove nei giorni scorsi è stato realizzato un reparto Covid-19.
Gli altri due casi riguardano invece un docente di Marsala di 62 anni e un dirigente dell’Asp di Trapani. Il professore era rientrato lo scorso 28 febbraio da Milano dove si era recato per far visita al figlio. Dopo l’esito del tampone positivo l’uomo è stato ricoverato in isolamento. Per i familiari è invece scattata la quarantena. Pian piano si sta anche cercando di ricostruire gli spostamenti effettuati dall’uomo e di rintracciare tutte le persone che sono entrate in contatto con lui. Il professore marsalese è ricoverato presso il reparto di rianimazione dell’ospedale Sant’Antonio, ma si tratta di una collocazione di tipo logistico. Le condizioni cliniche appaiono comunque discrete e stabili al momento.
Poco chiara invece la vicenda del dirigente dell’Asp positivo al Covid19. Al momento sembra che l’uomo non abbia avuto alcun contatto con persone provenienti dal Nord. L’unico viaggio recente risale allo scorso 17 febbraio. L’uomo è partito dall’aeroporto di Trapani Birgi per Pantelleria dove si è recato per ragioni di lavoro. I primi sintomi – socondo il racconto di un familiare – sarebbero comparsi lo scorso 2 marzo. Da allora il dirigente avrebbe osservato l’isolamento volontario. Ma dall’Asp non arrivano conferme o smentite. Tutte le persone che sono entrate in contatto con lui verranno però sottoposte a tampone. I familiari sono stati posti invece in quarantena in attesa dell’esito dell’esame diagnostico. L’uomo si trova ricoverato presso l’ospedale Sant’Antonio Abate e le sue condizioni non sarebbero gravi.