Caltanissetta, tensioni dentro al centro per rimpatri I migranti rifiutano identificazione, entra la polizia

Nuova protesta al centro per i rimpatri di contrada Pian del lago a Caltanissetta. Tutto è accaduto quando, stamane, cinque cittadini del Gambia si accingevano a essere sottoposti alle procedure d’identificazione che prevedono un’audizione alla presenza di un funzionario del consolato.

All’atto di essere prelevati è partita la protesta con lancio di oggetti e suppellettili. Circa venti agenti sono intervenuti in tenuta antisommossa ma non ci sono notizie di feriti né tra i migranti né tra le forze dell’ordine. Riportata la calma le cinque persone sono state sottoposte alla procedura d’identificazione. Si tratta di una fase critica del procedimento di trattenimento poiché una volta che viene accertato il Paese di provenienza (in questo caso il Gambia), scatta la procedura di rimpatrio.

La tensione al Cpr rimane alta. Le condizioni del centro di Pian del Lago sono state oggetto di un’ispezione da parte del parlamentare di Leu Ersamo Palazzotto, che venerdì scorso si è recato a Caltanissetta. «La struttura è gravemente danneggiata, mancano le finestre, le porte dei dormitori sono state fatte dai migranti con lenzuola di carta, non ci sono le porte nei bagni e le docce sono per l’80 per cento non funzionanti – ha dichiarato Palazzotto -. La permanenza delle persone detenute in questo centro e in queste condizioni configura una violazione dei loro diritti fondamentali e della loro dignità». Con queste parole il deputato di Leu chiede alla ministra dell’Interno Luciana Lamorgese la chiusura del Cpr di Caltanissetta «almeno fino a quando non saranno eseguite tutte le opere necessarie per rendere idonea la struttura».

Le condizioni del centro sono peggiorate soprattutto negli ultimi mesi, anche a seguito di proteste e rivolte da parte delle persone trattenute e di ripetuti incendi. Nel 2019 l’ufficio immigrazione della Questura di Caltanissetta ha rimpatriato 772 stranieri irregolari con accompagnamento alla frontiera. Numeri che danno la misura del flusso di arrivi a Pian del lago da ogni parte d’Italia.

Pochi giorni fa, nella notte tra l’11 e il 12 gennaio, un 34enne tunisino è deceduto all’interno del Centro per i rimpatri. A trovarlo senza vita nel proprio letto sono stati gli operatori della cooperativa che gestisce la struttura a seguito di un bando aggiudicato dalla prefettura di Caltanissetta. Dall’ispezione cadaverica eseguita dal medico legale è stato stabilito che il 34enne è morto per cause naturali. Il pm ha comunque disposto l’autopsia i cui risultati si conosceranno tra 30 giorni. La salma è stata restituita la scorsa settimana ai familiari che sono in contatto con il personale del Consolato. A seguito dell’episodio le persone trattenute hanno dato vita a una protesta appiccando un incendio poi domato dai vigili del fuoco. Il 34enne tunisino era destinatario di due provvedimenti d’espulsione e trattenimento emessi lo scorso 10 gennaio, giorno in cui era stato scarcerato e trasferito al Cpr di Caltanissetta dal Nord Italia. 

La commissione diritti umani e diritto dell’immigrazione dell’Ordine degli avvocati di Caltanissetta a seguito dell’episodio sottolinea «la necessità che venga fornita la massima assistenza sanitaria ai soggetti trattenuti presso il Cpr e in particolar modo che venga valutata con grande attenzione la compatibilità del regime del trattenimento con i soggetti in condizione di vulnerabilità». La commissione pone l’accento anche «sul divieto di respingimento ed espulsione dei soggetti vulnerabili e che necessitano di cure essenziali».


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]