Dopo che un tir è uscito di strada, non è bastata un'intera giornata per liberare i mezzi pesanti rimasti incolonnati lungo una delle strade alternative all'autostrada Palermo-Catania. Così nella notte è scattata l'assistenza con coperte e tè caldo. Guarda foto e video
A19 interrotta, una notte da incubo per 50 camionisti Intrappolati sulla Sp19 e assistiti dalla Croce Rossa
Come se non fosse bastata la giornata, per una cinquantina di camionisti rimasti intrappolati sulla provinciale 19 di
Resuttano
l’incubo è andato avanti anche nella notte. Volontari e mezzi della Croce Rossa Italiana sono entrati in azione ieri sera
per portare soccorso.
Una situazione irreale quella che si è verificata ieri lungo la strada che i mezzi
pesanti oltre le 3,5 tonnellate
sono costretti ad attraversare dopo la chiusura di un tratto dell’autostrada A19 per il rischio crollo del viadotto Cannatello, tra Resuttano e Ponte Cinque
Archi.
Nel primo pomeriggio di martedì un autoarticolato di una ditta che si occupa di smaltimento di
rifiuti che viaggiava a pieno carico, nell’affrontare una curva
era finito con la parte posteriore in una cunetta rimanendo bloccato. Fortunatamente il mezzo per metà nel terrapieno e per l’altra metà in
mezzo alla carreggiata, non si è completamente ribaltato e non ci sono notizie di feriti.
Da quel momento, però, decine di tir, autoarticolati e camion sono rimasti in fila per ore. Letteralmente
incastrati in una strada stretta che non consente di andare né avanti né indietro. Sul posto sono
subito intervenuti vigili del fuoco, polizia stradale e personale Anas. Le manovre per rimettere in
carreggiata il mezzo pesante si sono rivelate più complesse del previsto.
Intorno alle 22,45 è giunta
sul posto un’altra gru per rimuoverlo e liberare la circolazione.
Nel frattempo i camionisti sono
rimasti a bordo dei mezzi per trascorrere la notte. Solo alle sette di stamattina il tir è stato rimosso e la strada liberata.
Il dipartimento regionale di Protezione civile ha
allertato la Croce rossa Italiana di Caltanissetta. Il presidente del comitato provinciale,
Nicolò
Piave
, ha coordinato l’invio di venti volontari con cinque mezzi e un camper attrezzato di coperte,
panini, tè ed acqua per tutti.
L’Anas, intanto, ha comunicato ieri pomeriggio l’uscita obbligatoria a Tremonzelli per i mezzi
pesanti diretti a Catania. Personale della società è presente allo svincolo per la gestione della
viabilità. La situazione è attentamente monitorata dalla prefettura di Caltanissetta, in costante
contatto con la polizia stradale e il dipartimento regionale di Protezione civile per eventuali
problematiche che dovessero evidenziarsi per i camionisti.
«Il percorso alternativo per i mezzi pesanti eccedenti le 3,5 tonnellate in direzione Palermo-Catania prevede l’uscita allo svincolo di Tremonzelli e,
dopo avere percorso
le strade statali 120 e 117, il rientro in autostrada allo svincolo di Mulinello». È quanto si legge nella nota dell’Anas diffusa nel pomeriggio di martedì. Tuttavia questo percorso
non è riferito a tutti quei mezzi che si dirigono a Caltanissetta, Agrigento e Gela, costretti ad uscire
allo svincolo di Resuttano e percorrere le provinciali 19, 10, 72 e 112 e un tratto di statale 112 fino
allo svincolo di ponte Cinque Archi prima di rientrare in autostrada. In una precedente nota, infatti,
la stessa Anas aveva indicato l’uscita di Tremonzelli per i veicoli pesanti diretti a Catania.
«Lungo tali strade provinciali Anas, pur non avendo diretta competenza, su richiesta delle
amministrazioni locali ha provveduto ad avviare
interventi urgenti di messa in sicurezza del piano
viabile, attualmente in corso di esecuzione». Il riferimento è ai lavori di manutenzione annunciati la
scorsa settimana e iniziati nei giorni scorsi, a seguito di un sopralluogo congiunto con il viceministro alle infrastrutture,
Giancarlo Cancelleri richiesto da alcuni sindaci del Nisseno.