Massoneria, Lo Curto premiata dal Grande Oriente d’Italia «Lo Sciuto? Mediocre, mi chiedevo come prendesse i voti»

Dove non è arrivata la legge Fava, ci ha pensato la Gran loggia del Grande Oriente d’Italia. Eleonora Lo Curto e Antonio Catalfamo, i due deputati regionali che si sono rifiutati di dichiarare pubblicamente l’eventuale appartenenza alla massoneria, sono stati insigniti con la Galileo Galilei, onoreficenza riservata dalla massoneria a chi non fa parte di alcuna obbedienza. «Ha visto? – risponde Lo Curto al telefono, poco dopo essere atterrata da Rimini dove ieri è stata ospite, insieme al collega messinese, dell’evento annuale organizzato dal Goi -. Indirettamente è stato ufficializzato che non appartengo ad alcuna loggia, e non c’è alcun problema a dirlo. Il problema sta nell’obbligare a farlo con una legge liberticida».

La battaglia di Lo Curto e Catalfano presto sarà sottoposta al vaglio della Corte costituzionale. «Riteniamo che ci siano buone possibilità per vincerla, già la Corte europea si è espressa favorevolmente di fronte a un ricorso di un cittadino – continua l’esponente Udc -. Ma una cosa voglio ribadirla: la mia non è una battaglia per la massoneria, ma per la libertà. L’avrei fatta anche se a essere presa di mira fosse stata un’altra libera associazione». La politica marsalese ricorda di essere lontana dalla ritualità che caratterizza la vita delle logge. «L’unico rito a cui partecipo è la messa, ma riconosco che i principi su cui si basa la massoneria sono compatibili con il cristianesimo. D’altra parte ieri a Rimini – rivela Lo Curto – c’era anche un sacerdote. E credo fosse pure siciliano».

Resta però innegabile che il mondo massonico ultimamente è stato toccato dalle cronache giudiziarie. L’ultimo caso è quello di Giovanni Lo Sciuto, l’ex deputato di Castelvetrano. Lo accusano di aver attinto dalle logge che si muovono attorno al Centro sociologico italiano per creare una rete di relazioni che, secondo i magistrati, sarebbe paragonabile a una loggia segreta e deviata, come la Iside 2 di fine anni Ottanta. A riguardo il giudizio di Lo Curto è netto: «Guardi, glielo dico in maniera schietta: non ho mai nutrito stima per Lo Sciuto. Non sapevo certamente di questa sorta di loggia, ma l’ho sempre considerato un politico mediocre. E mi sono chiesta come fosse possibile prendere quei voti, vale per lo Sciuto come per Ruggirello (ex deputato Pd arrestato per corruzione nell’inchiesta Scrigno, ndr)». 

Nonostante dalle carte dell’inchiesta Artemisia – quella che coinvolge Lo Sciuto – emergano le fitte relazioni tra il medico castelvetranese e soggetti ufficialmente legati alle logge riconosciute – tra i quali molti tra i politici nominati assessori comunali dall’ex sindaco Felice Errante, su input dello stesso Lo Sciuto -, la difesa di Lo Curto nei confronti della massoneria è granitica. Quantomeno per ciò che riguarda il Grande Oriente d’Italia. «Il gran maestro Stefano Bisi ha sottolineato come la procura tenga fuori questa obbedienza dalle indagini – va avanti la deputata marsalese -. Per quel che mi risulta le persone finite nell’indagine erano vicine al Grande Oriente di Francia, che è una cosa diversa».

Lo Curto, che è sposata con un massone in sonno – «non mi ha accompagnata a Rimini, quello di mio marito ormai è un lungo letargo», – si spinge oltre, rendendo unidirezionali le possibili influenze tra massoneria e politica, e in particolar modo tra logge e interessi illeciti. «Non escludo che certi delinquenti possano tentare di infiltrarsi nella massoneria, ma trovo inverosimilie che sia la massoneria a muoversi per condizionare le istituzioni per propri tornaconti». A suffragio della tesi, la deputata offre anche un dato empirico appena raccolto. «Ieri ho fatto un esperimento – racconta Lo Curto -. Al mio tavolo c’erano tre siciliani, tutti massoni. A un certo punto ho introdotto il tema delle Europee, dicendo che l’Udc sostiene la lista di Forza Italia e che sarebbe stato bello se qualcuno avesse dato una mano a un candidato in particolare, di cui non ho fatto il nome. Vuole sapere che mi hanno risposto? Che, nonostante riconoscano in me una figura che in questi mesi si è esposta a difesa della libertà, nessuno di loro avrebbe votato Forza Italia». 


Dalla stessa categoria

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]