Partito il conto alla rovescia per l'iniziativa promossa dalla Regione che si terrà nella Tenuta Ambelia, in provincia di Catania. I preparativi stanno interessando sei dipartimenti. Secondo il governo regionale «è l'inizio di un percorso per rilanciare un nuovo mercato nell'Isola»
La Regione punta sui cavalli: si lavora per la Fiera Oltre tre milioni per l’evento voluto da Musumeci
Non sarà il più grande spettacolo dopo il big bang, ma promette di essere «il più grande evento equestre del Sud Italia», almeno nella definizione data da Nello Musumeci. Mancano esattamente 40 giorni, poi la Fiera mediterranea del cavallo aprirà le porte nella Tenuta di Ambelia, sede dell’istituto per l’Incremento ippico siciliano di Militello Val di Catania, il paese che ha dato i natali al presidente della Regione. Un vero e proprio evento per gli appassionati, tra i quali si annovera proprio il governatore, il cui amore per i cavalli lo ha portato a chiedere a ben sei dipartimenti il massimo impegno affinché fosse tutto pronto in tempi estremamente celeri. Per una spesa complessiva di oltre tre milioni di euro.
E dire che riportare agli antichi fasti la tenuta, che è stata il primo centro da monta dell’Isola, non è stata opera da poco. Appartenuta nel Medioevo, infatti, ai nobili Barresi e Branciforti, la Tenuta fu utilizzata come residenza estiva e destinata alla coltivazione della vite. Soltanto a seguito dell’Unità d’Italia, la proprietà passò allo Stato, destinandola al ministero della Guerra che ne fece una stazione di monta del Regio Deposito Stalloni.
«Quando ci siamo insediati – racconta l’assessore regionale all’Agricoltura, Edy Bandiera – abbiamo trovato la Tenuta in pessime condizioni, di quasi abbandono». Di conseguenza gli interventi, in vista della Fiera mediterranea del cavallo, sono stati ingenti. A cominciare dal milione di euro da parte dell’ufficio del Commissario straordinario per il dissesto idrogeologico, per mettere in sicurezza il corso d’acqua che circonda la Tenuta. Due i progetti messi a punto dal Genio civile etneo: il primo, per regimentare le acque piovane all’interno dei circa 45 ettari della Tenuta e ripristinare le strade di servizio e i canali di raccolta collocati ai loro margini e il secondo per sistemare gli impianti sportivi danneggiati e i percorsi interni, finanziato questa volta dal dipartimento dei Beni culturali. «A monte della Tenuta c’era un corso d’acqua esondato lo scorso autunno – spiega Maurizio Croce, a capo dell’ufficio speciale per il dissesto idrogeologico – per questo è stato necessario il nostro intervento, anche in termini economici, per mettere in sicurezza il torrente e i suoi canali, con un investimento di circa un milione di euro».
Tra gli assessorati coinvolti nell’iniziativa c’è anche quello al Turismo, guidato da Sandro Pappalardo, che racconta come la Fiera sia uno «dei 45 grandi eventi su cui si sta concentrando la promozione da parte della Regione». Nessuna certezza, al momento sulla portata dell’evento, alla sua prima edizione, ma Pappalardo parla di «scommessa che contiamo di vincere. Ce la stiamo mettendo tutta, è chiaro che al momento non possiamo fare previsioni. Registriamo un interesse, non solo dalla Sicilia ma anche dai territori extraregionali». Il coinvolgimento dell’assessorato di via Notarbartolo riguarda la promozione, la gestione del sito web e la segreteria organizzativa, per un impegno di spesa di circa 200mila euro. La risistemazione degli impianti sportivi danneggiati e dei percorsi interni, invece, è stata finanziata dal dipartimento dei Beni culturali, per un importo di 630mila euro. Mentre la sistemazione di un tratto stradale di circa 3,5 chilometri per raggiungere la Tenuta è stata gestita e coordinata dall’assessorato alle Infrastrutture, in collaborazione con Anas, per una spesa di circa un milione e 200mila euro. Tutti interventi necessari per il grande evento, «ma anche – sottolinea Pappalardo – per valorizzare la struttura, che resterà operativa anche oltre la Fiera».
Tuttavia il sindaco di Militello Val di Catania, Giovanni Burtone, ammette che la priorità per quel territorio «sarebbe la strada che collega Militello, Scordia e Catania. Un’arteria fondamentale per la nostra popolazione, soprattutto considerato che a Scordia c’è l’ospedale. I fondi sono stati individuati dalla Protezione civile, ma per l’attuazione, nonostante le garanzie ricevute, sembra che si debba attendere ancora. Io finora ho mantenuto un profilo istituzionale estremamente rispettoso, ma mi auguro che questi interventi, fondamentali per il nostro territorio, possano prendere il via a strettissimo giro».
La Fiera di maggio non è l’unico evento che il presidente Musumeci ha voluto in tema di cavalli. Già lo scorso anno aveva firmato un protocollo d’intesa per la valorizzazione del cavallo di San Fratello, sui Nebrodi, fra le più pregiate razze equine siciliane, confermando la sua passione per gli equini. Così, ecco la grande Fiera di maggio, da venerdì 10 a domenica 12, per «valorizzare le razze dei cavalli di tutti i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo». Secondo l’assessore Bandiera, che con Musumeci condivide la passione per il mondo dei cavalli, l’operazione «di restyling della Tenuta non servirà soltanto per l’iniziativa del prossimo maggio: l’obiettivo è farne un centro fieristico, anche perché il mondo del cavallo è in grado di sviluppare un indotto particolarmente importante. Attraverso questa operazione vogliamo rilanciare, anzi lanciare, un nuovo settore economico in Sicilia. Quando siamo andati a Verona, alla Fieracavalli, abbiamo incontrato centinaia di siciliani interessati a questo mercato. Per questo l’obiettivo diventa attrarre e accentrare questo mondo in Sicilia e tramutare un singolo evento in occasione per creare un nuovo circolo economico».