Domenica Primarie Pd, in Sicilia scontro sui gazebo Cracolici: «È bullismo, siamo alla pirateria politica»

Il conto alla rovescia è partito, quel 3 marzo che sembrava non arrivare mai, è ormai dietro l’angolo. Seggi aperti domenica anche in Sicilia per votare alle primarie del Partito Democratico. Sostanzialmente una corsa a tre tra Nicola Zingaretti, Maurizio Martina e Roberto Giachetti che in Sicilia si è trasformata nell’ultimo duello tra i rivali in casa: da una parte la vecchia guardia del partito nell’Isola, da Antonello Cracolici a Giuseppe Lupo, fino a Bruno Marziano, Teresa Piccione, Anthony Barbagallo, a sostegno di Zingaretti; dall’altra e la fronda dei quarantenni, capitanata dal segretario regionale Davide Faraone e dal suo vice, Antonio Rubino, a sostegno di Martina.

Una lotta fratricida che sembrava avere visto il suo apice nella difficile fase congressuale regionale, segnata dal ritiro della candidatura di Piccione e la proclamazione di Faraone, ma che – se possibile – ha toccato punti più bassi nei congressi provinciali e nella distribuzione dei gazebo nei territori. A MeridioNews Antonello Cracolici descrive il «clima di conflitto che si è generato», nel quale si sarebbe assistito ad «atteggiamenti da bulli, che non appartenevano neanche ai momenti peggiori di questo partito».

Un bullismo che, secondo Cracolici, andrebbe «combattuto con gli strumenti della repressione, più che con quelli del dialogo. Perché quando metti il gazebo là dove hai un candidato, ma non lo fai dove c’è un’amministrazione del Pd, stai commettendo un atto di pirateria politica grave».

La vicenda dei seggi dimezzati in alcune Province è finita, tra l’altro, lo scorso 21 febbraio sul tavolo della commissione nazionale per il congresso, nel cui verbale si legge che «relativamente ai Comuni della provincia di Palermo (escluso Palermo città) e ai Comuni della provincia di Enna, si dà mandato al presidente della Commissione nazionale, in accordo con il presidente della Commissione regionale e sentite le tre mozioni congressuali, di trovare un’intesa al fine di aumentare i seggi elettorali rispetto a quelli già deliberati dalle Commissioni provinciali di Palermo ed Enna». Un aumento che, però, alla vigilia delle primarie, è rimasto lettera morta.

Ancora, Cracolici accusa il caso-limite di due circoscrizioni del capoluogo, la seconda e la terza, in cui risiedono complessivamente 240mila abitanti, ma nelle quali è stato previsto un solo gazebo. Una cosa che di certo non favorisce la partecipazione alle consultazioni popolari. «Sono cose da pirati da quattro soldi – sottolinea ancora il deputato regionale -. Come si può pensare di affidare a queste persone la gestione anche di cose minime, dell’interesse pubblico? A Capaci, uno dei luoghi più simbolici dell’Isola, dove c’è stata la strage del 23 maggio 1992 e dove c’è un sindaco del Pd, non è stato previsto il seggio. E come se non bastasse, i cittadini di Capaci non potranno neanche votare nel vicino comune di Isola delle Femmine, ma dovranno andare a Carini. In compenso, però, mettiamo il seggio a Torretta».

Insomma, in casa dem il clima non è di certo di quelli che spingono l’elettore a sostenere un partito e un percorso politico. «Fortunatamente – sottolinea ancora Cracolici – l’elettore ha la consapevolezza che questi giochi fanno parte di un ceto politico che sarà spazzato via. Perché la politica deve essere un impegno, non un lavoro. Ecco perché Nicola Zingaretti rappresenta l’unica occasione possibile per ridefinire l’identità del partito, per allargare un mondo, per pensare a un serio lavoro di coalizione, senza avere l’arroganza di credere che siamo gli unici a rappresentare qualcosa. L’elettore questo ce l’ha molto chiaro e al di là degli apparati, chi andrà liberamente a votare alle primarie, nella stragrande maggioranza dei casi voterà Zingaretti».

«In questo clima – ammette con non poca amarezza Antonio Ferrante, referente della mozione Richetti in Sicilia – queste potrebbero davvero essere le ultime primarie che celebra questo partito». Non è ottimista neanche Rosario Filoramo, che qualche settimana fa si è dimesso in polemica dalla commissione provinciale di Palermo per il congresso. «Una manifestazione in favore delle primarie non è stata promossa da questa segreteria. Però presentiamo il libro di Renzi a Palermo e Catania. È come se ci fosse un disegno preciso per fare andare male le primarie, per non dare al vincitore quello sprint che invece consentirebbe di rilanciare il partito». Nessun commento al momento da parte dei renziani, ma il segretario Davide Faraone domani potrebbe parlare in una conferenza stampa appositamente organizzata.

A intervenire è anche il renziano Luca Sammartino, reduce dalla partecipata presentazione del libro Di Matteo Renzi, ieri pomeriggio a Catania, che non entra nel merito delle polemiche, anzi si limita a dire che «quella di domenica sarà la festa della democrazia», augurandosi che «dal 4 marzo si possa ripartire insieme per costruire un partito ancora più radicato e partecipato».

Aggiornamento 15.46
«Siamo basiti e preoccupati dai toni violenti usati da Cracolici – replicano dalla segreteria regionale del Pd – “Repressione, spazzare via” ed altre esternazioni del genere non fanno parte del vocabolario del Pd e ci auguriamo che Zingaretti prenda le distanze da questi metodi».


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]