Davide Faraone nuovo segretario del Pd in Sicilia Si chiude così la campagna elettorale dei veleni

Davide Faraone è il nuovo segretario del Partito Democratico in Sicilia. La breve campagna elettorale dei veleni si è conclusa così, intorno alla mezzanotte, con la decisione assunta dalla Commissione Regionale per il congresso, convocata inizialmente per le 15.30, poi rinviata alle 19.30 e che ha preso il via intorno alle 20. Un’attesa snervante e «incomprensibile» da parte degli zingarettiani, che di certo non ha contribuito a rasserenare gli animi in vista della riunione che tra i punti all’ordine del giorno aveva anche le dimissioni di Calogero Speziale dalla commissione regionale e il conseguente ritiro dell’area Orlando dalla competizione in Sicilia. E poi l’elezione del segretario, in una situazione in cui il regolamento regionale per il congresso non prevedeva l’ipotesi di un solo candidato in lizza. Dopo il ritiro di Teresa Piccione (area Zingaretti), infatti, ad essere rimasto in corsa era solo il renziano Faraone

È un Partito democratico alla canna del gas, quello che appare in trasparenza dalla riunione di ieri. Che ha avuto luogo in una sede regionale svuotata sia metaforicamente che fisicamente, alla luce delle gravissime condizioni finanziarie dell’organizzazione politica e dei passati licenziamenti dei dipendenti. Un posto in cui, per intenderci, buona parte della riunione è andata via discutendo di come si potessero duplicare le liste dei candidati all’Assemblea a sostegno di Faraone, dal momento in cui in via Bentivegna mancano (o sono guaste) le fotocopiatrici. Così, in una sorta di strana commedia degli errori, qualcuno ha proposto la soluzione fotografica da smartphone, dimenticando il tema dei dati sensibili contenuti negli elenchi ufficiali, per cui è stato chiamato Faraone per chiedere l’autorizzazione a fotografare le liste. Autorizzazione, appunto, negata per ragioni di privacy, salvo poi fornire ai componenti della commissione una versione degli elenchi ripuliti dai dati sensibili.

Ma oltre le polemiche sintomo di malori ben più profondi, il tema cruciale restava appunto quello della segreteria della partito. Già nel lungo pomeriggio di ieri, durante la snervante attesa della Commissione per il congresso, i dirigenti del Pd sull’Isola hanno tenuto le bocche cucite. E non è difficile immaginare come anche quest’ultimo capitolo della saga infelice in casa dem possa finire oggetto di ricorso da parte degli zingarettiani. Perché è il regolamento stesso del partito a lasciare dei dubbi interpretativi in merito alla presenza di un candidato unico e delle liste. Per la commissione due erano le ipotesi da valutare: proseguire lo stesso con le primarie oppure procedere con la proclamazione di Faraone, unico candidato.

Intanto, per questa mattina è stata organizzata una conferenza stampa a Catania. Tra i presenti ci saranno Teresa Piccione, Pippo Glorioso, Enzo Bianco, Anthony Barbagallo, Concetta Raia, Gaetano Palumbo e Angelo Villari. Il tema all’ordine del giorno sarà il congresso, guardato dal punto di vista «procedurale». Nella premessa del regolamento per i congressi di circolo, per l’elezione delle assemblee e dei segretari provinciali, del segretario e dell’assemblea regionale è scritto che «nel caso di una sola candidatura alla carica di segretario Regionale non si procederà a primarie aperte». Stesso concetto viene espresso all’articolo 3 del regolamento quadro dei congressi regionali e territoriali: «Il regolamento Regionale deve prevedere le modalità di proclamazione degli eletti in assemblea regionale e del segretario nel caso in cui sia accettata una sola candidatura a segretario regionale. In questo caso non si celebrano le primarie». 

«Il regolamento quadro nazionale era la griglia su cui articolare i regolamenti regionali – spiega a MeridioNews Enzo Napoli – che avrebbero dovuto normare come procedere alle elezioni in caso di un solo candidato. Il regolamento regionale, però, a tale proposito non specifica nulla, dice solo che non si svolgono le primarie». In pratica, si verrebbe a creare un vuoto normativo che «non può essere colmato dalla commissione per il congresso che non può avere funzione legislativa – precisa Napoli – A questo punto, l’unica strada è tornare in direzione regionale e capire come procedere». 


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]