Cassibile, il progetto di un villaggio per i migranti stagionali Don Carlo: «Dopo 25 anni, segno di civiltà contro l’ipocrisia»

«A Cassibile accade qualcosa di bello e dal sapore giusto». A dare l’annuncio che qualche passo si sta muovendo per fare fronte all’emergenza migranti che, ogni anno, arriva puntuale nelle campagne della frazione del Siracusano è Carlo D’Antoni, il prete della parrocchia di Bosco Minniti che è diventato un punto di riferimento per italiani e stranieri in difficoltà che ospita nei locali parrocchiali. Per la prima volta, adesso, c’è un progetto per attrezzare un’area con moduli abitativi, tende, energia elettrica, acqua corrente, cucine da campo, docce e bagni chimici. La stagione della raccolta è iniziata già da almeno un mese e alcuni terreni si sono trasformati, come sempre, in favelas con persone «accampate come gli animali in tende, casolari diroccati o capanne costruite con materiali di recupero. Senza luce, né acqua, né servizi igienici – sottolinea padre Carlo – come succede ogni anno in questo periodo da almeno 25 anni».

Una situazione che è sotto gli occhi di tutti ma di cui molti sembrano accorgersi solo nel momento in cui la baraccopoli che sorge in terreni privati di contrada Stradicò viene smantellata, come è accaduto l’anno scorso. «Abbiamo fatto una serie di incontri con associazioni sindacali, datoriali e di volontariato – spiega a MeridioNews l’assessora alle Politiche sociali Alessandra Furnari – avendo di mira due obiettivi: dare dignità ai lavoratori stagionali stranieri e combattere il caporalato». Fenomeno che è di casa in quell’area del territorio, tanto che alcuni migranti lo scorso anno si sono presentati spontaneamente alla Guardia di finanza e hanno sporto una denuncia che ha portato a indagare un caporale e due imprenditori di aziende agricole

Quest’anno sono circa 300 i migranti, provenienti principalmente dal Sudan, impiegati nelle campagne e costretti a vivere quello che padre Carlo ha definito un «interminabile venerdì santo». Adesso, c’è il progetto di attrezzare un’area per una collocazione abitativa dignitosa. «Il Comune ha ricevuto la disponibilità per utilizzare in comodato d’uso gratuito – precisa Furnari – un terreno sottoposto a sequestro per via di un procedimento penale relativo all’eredità del marchese». Si tratta dell’area intorno alla vecchia chiesa del marchese Loffredo di Cassibile, che va dall’ingresso del centro abitato fino allo svincolo dell’autostrada. «Il custode dell’area ha ottenuto il benestare del procuratore anche se – puntualizza l’assessora – il contratto non è ancora stato firmato». La firma potrebbe arrivare già oggi e, se tutto procede secondo i piani, «spero che il villaggio possa già essere attivo a partire dalla prossima settimana», auspica padre Carlo. A frenare il suo entusiasmo è però un iter che, stando a quanto riferiscono dal Comune, potrebbe avere tempi più lunghi. Una soluzione concreta servirebbe comunque entro giugno, periodo in cui i migranti si spostano a lavorare nelle campagne pugliesi.

Al momento, la prefettura ha offerto di mettere a disposizione alcuni moduli abitativi a cui andranno aggiunte anche delle tende per potere ospitare tutti. «I lavoratori che alloggeranno nella struttura dovranno essere regolari e provvedere al pagamento di una piccola somma quotidiana di circa due euro – spiega Furnari – per le spese di gestione, che sarà affidata alle associazioni che parteciperanno alla manifestazione di interesse». Un procedimento che non prevede una selezione ma che le realtà si consocino tra loco per «sottoscrivere un protocollo con il Comune e la prefettura in cui siano chiare le regole da seguire per il rispetto dei principi di legalità». Una situazione che, ancora una volta, viene gestita in parte come un’emergenza anche se «c’è una progettazione più ampia e strutturale a lungo termine – assicura l’assessora – che prevede la possibilità di partecipare a bandi ministeriali ed europei per avere dei fondi dedicati». Per il momento, il progetto è quello di un campo provvisorio che verrebbe smantellato alla fine della stagione

«Finalmente si elimina un po’ di ipocrisia e si ammette che questi lavoratori servono in quelle campagne e che è giusto dare un segno di civiltà», afferma padre D’Antoni che fa appello alla sensibilità di volontari e cittadini per la gestione del villaggio alle porte di Cassibile. «C’è bisogno di medici, avvocati, mediatori culturali e di gente con esperienza nel disbrigo delle pratiche che riguardano i migranti». Intanto, sui social alcuni cittadini residenti nella frazione del Siracusano si stanno mobilitando per denunciare «un problema di tendopoli non gestita a livello sanitario e che nuoce gravemente nella vita quotidiana del paese». L’intenzione palesata è quella di «creare un comitato fatto da soli cittadini cassibilesi per discutere dei problemi che ci sono e cercare tutti insieme uniti di risolverli», «per non farli venire più negli anni a venire». Tra chi precisa che «non sono razzista», c’è anche chi invoca una visita «dell’amico delle persone per bene (ovvero, il ministro dell’Interno Matteo Salvini, ndr) per intervenire nelle problematiche dei clandestini e immigrati irregolari».


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]