Il sottosegretario al Mit si toglie dalla corsa per la presidenza della Regione, complice l'eccessivo clamore causato dalla discussione sul cambiamento della regola fondante dei pentastellati. In corsa restano in tre
M5s, Cancelleri si tira indietro dalla corsa alle primarie «Discussione su terzo mandato è diventata personale»
«Ieri nel primo pomeriggio ho chiamato il presidente Giuseppe Conte comunicandogli di non essere più disponibile alla candidatura e, in un certo senso, anche scusandomi per l’imbarazzo causato rispetto a determinate domande e ho esteso le stesse scuse a tutto il Movimento». Giancarlo Cancelleri si chiama fuori dalla corsa per diventare l’alfiere del Movimento 5 stelle nelle primarie del fronte progressista. Lo fa comunicando le sue ragioni in una conferenza stampa dai toni pacati, dopo settimane in cui la discussione sull’opportunità di una deroga per un terzo mandato, in particolare per lui – che di mandati alla Regione ne ha già incasellati due – rischiava di avvelenare oltremodo un clima già rovente di suo per le difficoltà affrontate dal Movimento nell’ultimo periodo.
E proprio la discussione sul terzo mandato è stata all’origine del passo indietro di Cancelleri, che da par suo non smentisce la narrazione fatta a mezzo stampa degli sviluppi che hanno portato a questa decisione. «La discussione a Roma è diventata a tratti paradossale – racconta – Non si è parlato di quella che poteva essere la rivisitazione di una regola fondante, di una riflessione approfondita, serena, riguardo al potere in qualche modo cambiare un percorso. Questa discussione è andata a finire completamente sopra di me. Non me la sono sentita – aggiunge – di diventare il centro di discussione di una vicenda molto seria e che va affrontata con serietà sempre e vedere i due esponenti di punta del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte e Beppe Grillo, essere messi in difficoltà davanti alle telecamere da domande sulla mia persona».
Da qui la rinuncia. «Non mi sono scusato per una colpa specifica, per carità, perché credo di non averne, ma perché non volevo che la narrazione diventasse quella. La discussione generale sul terzo mandato riguarda tutti, ci sono sei colleghi alla Regione che attendono una risposta per potersi candidare o tornare alle proprie professioni». Il tempo per presentare il nome in ogni caso stringe, con il limite massimo fissato per stasera alle 23.59 e i contendenti, a questo punto, restano tre. «Rimangono in campo delle valide alternative che non hanno bisogno di alcun tipo di deroga – prosegue il sottosegretario – Oggi conoscerete il nome del nostro candidato alla presidenza. Che io sappia i nomi al momento sono quelli di Nuccio Di Paola, Luigi Sunseri e Barbara Floridia».
Cancelleri ribadisce la sua affezione nei confronti del Movimento 5 stelle e rilancia la sua azione dichiarando di non vedere l’ora di entrare in campagna elettorale. «Non esco dal Movimento, perché io non esco da casa mia. Noi questo movimento in Sicilia abbiamo contribuito a fondarlo e lo abbiamo fatto diventare la nostra casa. La spugna non la getto e non la getterò, sarò in prima linea sia nelle primarie che nella campagna elettorale regionale. Continua una grande avventura che non è fatta di singoli, ma – conclude – di gruppi e, secondo me, nelle prime ore del pomeriggio potremo avere il nome del candidato».