Il referente siciliano dei pentastellati commenta la scissione operata dal ministro degli Esteri, che ha indebolito il Movimento a Roma e promette di estendersi anche alle regioni
Il nuovo partito di Luigi Di Maio non fa breccia in Sicilia Di Paola: «Noi compatti, pensiamo alle presidenziali»
Scissione all’interno dei pentastellati anche all’Ars? «Assolutamente no, siamo compatti e stiamo pensando solo alle Regionali, figuriamoci se pensiamo a queste manovre di palazzo. Ripeto, i 15 deputati regionali sono compatti». Parola di Nuccio Di Paola, referente siciliano del Movimento 5 stelle e capogruppo grillino all’Ars, che commenta a MeridioNews la decisione di Luigi Di Maio di mettersi in proprio e creare Insieme per il futuro, il suo nuovo partito, che a livello nazionale ha già sottratto ai cinquestelle 62 tra deputati e senatori e si ripromette di farlo anche nelle regioni, con movimenti preparatori in Campania, Abruzzo e Molise.
Ma non in Sicilia, pare, anche se tra i ribelli se ne annoverano alcuni originari dell’isola. «Ovvio che con ognuno di loro si è condiviso qualcosa – continua Di Paola – è da capire poi nei territori che risonanza avrà questa scissione, anche se non penso che ci sia nessuno che li seguirà, né sindaci, né consiglieri comunali, con cui ho contatti. Forse siamo stati lungimiranti nel fare il percorso delle Presidenziali e siamo tutti concentrati e proiettati verso questo percorso di scelta del candidato presidente».
Di Paola non usa toni aspri nei confronti dei fuoriusciti, ma resta critico sul nuovo progetto. «Non si sentono o non si sono sentiti parte di questo nuovo M5s, ma secondo me è una scelta sbagliata. Dobbiamo tanto a Di Maio qui in Sicilia, ha fatto tantissimo per la regione ed è stato fondamentale per la campagna del 2017, ma al di là di quello che si è condiviso a me sembra solo una manovra di palazzo per quello che saranno questi ultimi mesi a Roma», conclude.