Arsea verso la chiusura. Gabbati, ancora una volta, gli agricoltori siciliani

DOPO AVER SPERPERATO UN SACCO DI SOLDI L’AGENZIA CHIUDERA’ I BATTENTI. PAROLA DELL’ASSESSORE CARTABELLOTTA. I DUBBI DI BRUNO MARZIANO (PD)

L’attuale Governo regionale è proprio un disastro. Non c’è settore dell’amministrazione dove non abbia provocato danni. A questo triste destino non è sfuggita l’agricoltura, settore che in Sicilia funziona ed è vitale solo là dove non c’è la mano della Regione. E quello poco che la Regione dovrebbe assicurare – per esempio i pagamenti – va a farsi pure benedire.
Di questo fallimento è testimonianza il ‘caso’ Arsea. E’, o meglio, avrebbe dovuto essere la società regionale destinata ad assicurare i pagamenti agli agricoltori. Un’esperienza fallimentare, degna in tutto e per tutto del Governo di Rosario Crocetta. Una società-carrozzone che i ‘pagamenti’, in un anno, li ha ‘assicurati’, ma non agli agricoltori. Un anno di sprechi tra pagamento di sede e ‘ammennicoli’ vari. Per non approdare a nulla. Anzi, per approdare, con ritardo, alla chiusura, annunciata a Sala d’Ercole dall’assessore alle Risorse agricole Dario Cartanbellotta.

“L’Ars aveva accantonato un emendamento del Governo nella scorsa finanziaria per impedire che si arrivasse alla chiusura dell’ente – ha spiegato Cartabellotta – ma in questo momento di necessità e di serrato risparmio sui costi, non ci sono le condizioni per mantenere aperto un istituto erogatore autonomo”.
“Le funzioni dell’Arsea – ha aggiunto Cartabellotta – saranno affidate, attraverso una convenzione con l’Agea, agli sportelli presso gli ispettorati dell’agricoltura che avranno il compito di erogare i finanziamenti agli agricoltori e informarli sullo stato delle loro pratiche”.
C’era bisogno di aspettare un anno per arrivare a questa determinazione? C’era bisogno di gettare un sacco di soldi pubblici – “in questo momento di necessità e di serrato risparmio sui costi” – prima di sbaraccarla? Ed è questa la soluzione migliore?

Non ne sembra molto convinto il parlamentare regionale del PD, Bruno Marziano: “Ho più volte detto che secondo pezzi importanti del mondo agricolo la migliore soluzione per la società di pagamenti in agricoltura sarebbe stata quella di avviare finalmente l’agenzia Arsea. Prendo però atto sia della volontà dell’assessore Caltabellotta, che della decisione dell’aula di procedere con la chiusura dell’Arsea e di avvalersi dell’agenzia nazionale Agea”.
“A questo punto – aggiunge Marziano – il Governo deve adottare urgentemente tutti gli atti per evitare che continuino ad esserci gli sprechi che hanno caratterizzato questa lunga fase di limbo. Bisogna rivendicare nei confronti di Agea una maggiore e più puntuale nel territorio. Fino a quando il sistema non verrà regolamentato, come previsto nel ddl del senatore Dario Stefàno, che prevede una forte territorializzazione dell’Agea bisogna chiedere all’attuale agenzia di approntare tutti i correttivi affinché venga migliorato e reso efficiente il servizio al mondo agricolo”.

Nota a margine
Sapere chi pagherà il conto di quest’ennesimo sfascio del Governo regionale? Lo pagheranno gli agricoltori siciliani. Ai quali i pagamenti arriveranno con ritardo.


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