Ars, si veleggia verso il ricorso all’esercizio provvisorio Baccei e i debiti della Regione al 31 dicembre 2014

Con tutto quello che sta succedendo tra Sala d’Ercole e gli uffici dell’assessorato all’Economia, l’esercizio provvisorio dovrebbe essere ormai nelle cose. Soprattutto dopo che Franco Piro, ex assessore regionale al Bilancio, ha ipotizzato, nella sola sanità pubblica siciliana – per il periodo compreso tra il 2007 e il 2013 – un buco che potrebbe sfiorare i 5 miliardi di euro. 

Insomma, di approvare Bilancio e Finanziaria 2015 non se ne parla. E va esclusa anche l’ipotesi di approvare il disegno di legge sul mutuo da 2 miliardi di euro in tempi stretti. Il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, e l’assessore all’Economia, Alessandro Baccei, ne dovrebbero avere preso atto. Non resta che il già citato esercizio provvisorio, ovvero il Bilancio in dodicesimi per gennaio e, forse, anche per febbraio.  

Contestualmente al disegno di legge per avviare l’esercizio provvisorio, il Governo regionale dovrà presentare il Bozzone con il progetto di Bilancio e Finanziaria 2015. La Regione, infatti, non funziona come i Comuni. Un Comune va in esercizio provvisorio anche senza presentare lo schema programmatico di Bilancio per l’anno successivo. La Regione, invece, deve presentare il Bozzone con lo schema di Bilancio di previsione e Finanziaria per l’anno successivo. Solo in presenza di questo documento il Governo è autorizzato a presentare il disegno di legge per l’esercizio provvisorio. 

Ciò significa che mercoledì prossimo, in un modo o nell’altro, gli uffici dell’assessorato all’Economia dovranno presentarsi in Commissione Bilancio e Finanze con lo schema di Bilancio preventivo 2015 e relativa Finanziaria 2015. Anzi, per essere precisi, questi documenti dovrebbero essere presentati qualche giorno prima, per dare modo ai parlamentari e agli uffici dell’Ars di studiarsi le carte. 

La curiosità è tanta. Perché non dovrebbe essere facile, per gli uffici dell’assessorato all’Economia, mettere giù uno schema di Bilancio 2015 con un buco di partenza di circa 3 miliardi di euro. A cui si aggiungono buchi della sanità, ovvero – questa la tesi del Governo – le risorse finanziarie che la Regione non avrebbe corrisposto al sistema sanitario pubblico della Sicilia (leggere Aziende sanitarie provinciali e Aziende ospedaliere). 

Lo stesso Governo ha ammesso che, tra il 2007 e il 2011, il buco accumulato verso il sistema sanitario siciliano è pari a 2,6 miliardi e rotti. Di questi, 600 milioni di euro sono stati pagati con il mutuo di quasi un miliardo contratto dall’Amministrazione lo scorso maggio (oltre 600 milioni per la sanità e circa 300 milioni di euro per i Comuni). Resterebbero da pagare altri 2 miliardi di euro. 

Solo che Piro sostiene che i conti andrebbero fatti al dicembre di quest’anno. E infatti mercoledì prossimo l’assessore Baccei dovrebbe fare chiarezza su tutta questa materia. Rendendo noto l’indebitamento della regione al 31 dicembre di quest’anno. Del resto, dicono sia stato mandato in Sicilia dal Governo nazionale di Matteo Renzi per fare chiarezza sui conti. Non resta che aspettare la prossima settimana.   


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]