Seduta sospesa e aggiornata al prossimo 11 febbraio per proseguire con l'esame della Finanziaria. Bilancio molto tecnico, sforbiciate pressoché in tutti i settori dell'amministrazione. Il vicepresidente: «Con 244 milioni in più saremmo stati qui a parlare di contenuti»
Ars, semaforo verde tra le polemiche per il bilancio Armao difende norma, Pd e 5S: «Macelleria sociale»
Una seduta che rimane «tecnicamente aperta» e che viene sospesa fino al prossimo lunedì 11 febbraio alle 16. Si chiude così il primo round della maratona in Assemblea in vista della fumata bianca per la sessione di bilancio. Intanto, a incassare l’ok, è l’articolato della finanziaria regionale, in una seduta travagliata in cui le opposizioni hanno chiesto con insistenza una proroga dell’esercizio provvisorio, per consentire al governo di rinegoziare gli accordi con Roma e spalmare in trent’anni il disavanzo da due miliardi di euro. Per questa ragione la seduta è stata più volte sospesa, arrivando anche a convocare la conferenza dei capigruppo su richiesta del Pd e del M5s.
La richiesta delle opposizioni restava la medesima: prendere tempo e chiedere a Roma la possibilità di spalmare in trent’anni anche i 546 milioni di disavanzo rimasti fuori dall’accordo che ha invece consentito al governo Musumeci di potere rateizzare sul bilancio regionale, sempre sulla stessa durata, 1,6 miliardi di disavanzo, prodotto dai precedenti governi. Sul 2019, la quota di disavanzo da contabilizzare ammonta a 244 milioni, con conseguenti tagli al bilancio definiti dalle opposizioni «macelleria sociale» e «lacrime e sangue».
A difendere la manovra è stato proprio il titolare dell’assessorato all’Economia, Gaetano Armao, che ha smorzato i toni sulle responsabilità dei suoi predecessori, sottolineando come con 244 milioni in più «saremmo stati qui a parlare di contenuti, non di macelleria sociale». Armao ha anche riconosciuto lo spirito collaborativo del governo centrale, in particolare del ministro Tria, annunciando anche all’Aula l’ipotesi di un «decreto legge sulle Autonomie locali, che qualora venisse approvato, conterrebbe la possibilità di spalmare in trent’anni anche le somme da recuperare subito». Ma al momento, insomma, il bilancio andava approvato così com’è, con tagli e sforbiciate pressoché dappertutto.
Soddisfatto il Pd che «nel buio di un bilancio ‘lacrime e sangue’, è riuscito a fare approvare un emendamento che rafforza il finanziamento alle società sportive minori». Secondo i deputati dem, «ogni euro speso per permettere ai giovani siciliani di praticare sport, è un euro ben speso».
Parlano di «bilancio lacrime e sangue di cui faranno le spese i siciliani» anche i deputati M5s. «Esa, consorzi di bonifica, trasporto pubblico locale e disabili, solo per fare qualche esempio sconteranno colpe, di cui, come al solito, non si conosceranno mai i colpevoli – dicono -. Siamo di fronte a un governo senza strategie e senza soluzioni, che si appiglia soltanto alla benevolenza del governo nazionale per tirare a campare. Comunque – concludono i parlamentari 5stelle – Musumeci può dirsi contento: sta portando a casa il grandissimo risultato di limitare l’esercizio provvisorio a un solo mese. E per questo esecutivo del nulla è già tantissimo».