A sala d'ercole è finita a tarallucci e vini. La manovra bis che doveva servire solo a pagare agli stipendi, alla fine si è presentata in aula arricchita di norme che per l'opposizione sono vere e proprio 'regalie' pre-elettorali.
Ars, manovra rimandata a dopo le elezioni: la maggioranza è minoranza
A Sala d’Ercole è finita a tarallucci e vini. La manovra bis che doveva servire solo a pagare agli stipendi, alla fine si è presentata in Aula arricchita di norme che per l’opposizione sono vere e proprio ‘regalie’ pre-elettorali.
Non solo. Ad apertura dei lavori, l’assessore all’Economia, Roberto Agnello ha annunciato che il Governo ha presentato una riscrittura della manovra per coprire i 100 milioni per Comuni e Forestali inizialmente coperti col mutuo: Verranno garantiti attraverso il Fondo sanitario, soldi che si sbloccheranno grazie ai tavoli tecnici sulla Sanità”.
Cambiamenti dell’ultima ora che mandano in subbuglio l’Aula. Si chiede che il testo venga rimandato in Commissione Bilancio. In 25 contro 17, si esprimono a favore. Il Governo è battuto. La maggiocranza si è ridotta a 17 deputati che votano contr. Gli altri non ci sono, o non ci sono più. Se ne riparlerà giorno 27. Prima di allora, nessuna seduta.
“Il governo e’ rimasto vittima della sua stessa arroganza e improvvisazione.- ha detto Marco Falcone capogruppo di Forza Italia- Avevamo dato la nostra disponibilità a un provvedimento leggero, teso esclusivamente a salvaguardare gli stipendi dei lavoratori e invece la maggioranza, con protervia, ha tentato da un lato l’inserimento di tante altre misure, come l’aumento della spesa per gli uffici di gabinetto, le sanatorie nei comuni e numerose elargizioni dal sapore elettorale, dall’altro ha proposto una copertura decisamente aleatoria”.
D’accordo con il rinvio in commissione del testo anche parte del PD: “A mettere a rischio gli stipendi di migliaia di siciliani sono coloro i quali hanno proposto, con approssimazione e superficialita’, una manovra correttiva senza capo ne’ coda, che mette insieme ‘stipendi fino a giugno’ con coperture che partono ‘da luglio in poi'” ha detto Antonello Cracolici. “A questo punto – aggiunge – sarebbe un trucco fin troppo evidente quello di tentare di scaricare le responsabilita’ su chi, piu’ volte e in piu’ sedi, ha sollecitato le necessarie correzioni: evidentemente pero’, dall’altra parte non c’era la volonta’ – o la capacita’ – di intervenire”.
Il Presidente della Regione va su tutte le furie. E convoca una conferenza stampa per dire la sua, che dovrebbe cominciare a breve.