La societa' contesta le dichiarazioni del sindaco del paese delle madonie
Ars: in terza Commissione è scontro sull’Acqua Geraci
LA SOCIETA’ CONTESTA LE DICHIARAZIONI DEL SINDACO DEL PAESE DELLE MADONIE
LAcqua Geraci contesta le dichiarazioni rese dal Sindaco di Geraci Siculo, Bartolo Vienna, alla Commissione Attività Produttive dellArs sui procedimenti relativi alla sua concessione di acque minerali.
“Contrariamente a quanto afferma il Sindaco – si legge in un comunicato dell’Acqua Geraci – il Consiglio comunale di Geraci Siculo ha riconosciuto che nulla osta alla proroga dellattuale concessione dellAcqua Geraci. Riguardo alle sorgenti alle quali fa riferimento il primo cittadino, va precisato che sono state utilizzate dal Comune senza alcuna autorizzazione”.
“Il Sindaco – prosegue il comunicato dell’azienda che imbottiglia l’acqua di questa importante sorgente arroccata sulle Madonie – tace un’importante circostanza: e cioè la soluzione prospettata nel corso del tavolo tecnico del 6 novembre 2013 diretto dal Dirigente Generale, Maurizio Pirillo, collaboratore dellassessore Nicolò Marino (in realtà, si tratta dell’ex assessore all’Energia, acqua e rifiuti, Nicolò Marino, che i ‘pupari’ del Governo di Rosario Crocetta hanno fatto mettere fuori dalla Giunta regionale; anche Pirillo, oggi, non è più dirigente generale del dipartimento Energia ndr). Tale proposta prevede di destinare le sorgenti della montagna, al centro della contesa, in parte al fabbisogno idropotabile del Comune di Geraci Siculo e in parte alle esigenze imprenditoriali dellAzienda, poiché il Municipio si avvale della sorgente Calabrò avente una portata annua media superiore a 25 litri/secondo”.
“Inoltre – prosegue la nota dell’Acqua Geraci – la società si è dichiarata disponibile a sostenere le spese di pompaggio di questultima. La soluzione prospettata garantisce sia la dotazione idrica del Comune di 7 litri/secondo previsti dal Piano Regionale Generale delle Acque, sia lo sviluppo dell’attività dellAzienda che oggi dispone di 1,5 litri/secondo, a fronte di una capacita produttiva, frutto di onerosi investimenti, che necessiterebbe di almeno 11 l/secondo. Ovviamente ciò consentirebbe di espandere il mercato e creare altri posti di lavoro. Infine la Società è sempre stata a favore dellacqua pubblica e non ha mai voluto privare la comunità geracese dellacqua potabile di cui necessita, ma non cede al boicottaggio discriminatorio che tenta di distruggerla. Pertanto chiederà ulteriori accertamenti della Magistratura”.
Foto tratta da madonielive.com