Domani torna a riunirsi la commissione bilancio e finanze dellars. Allordine del giorno, tanto per cambiare, cè la manovra economica. Latmosfera non è delle migliori. Tra il giorno in cui il bilancio (che era già stato approvato da sala dercole e attendeva solo il voto finale dellaula) è stato precipitosamente ritirato dal governo per fondato timore dimpugnativa da parte del commissario dello stato e la riunione della commissione bilancio convocata domani sono intervenute, comè noto, alcune novità. La più importante è l 'accelerazione' giudiziaria a carico del presidente della regione, raffaele lombardo, del quale si attendono ormai le imminenti dimissioni.
Ars, domani commissione Bilancio
Domani torna a riunirsi la commissione Bilancio e Finanze dellArs. Allordine del giorno, tanto per cambiare, cè la manovra economica. Latmosfera non è delle migliori. Tra il giorno in cui il bilancio (che era già stato approvato da Sala dErcole e attendeva solo il voto finale dellAula) è stato precipitosamente ritirato dal governo per fondato timore dimpugnativa da parte del commissario dello Stato e la riunione della commissione Bilancio convocata domani sono intervenute, comè noto, alcune novità. La più importante è l ‘accelerazione’ giudiziaria a carico del presidente della Regione, Raffaele Lombardo, del quale si attendono ormai le imminenti dimissioni.
Le dimisisoni del presidente, è altrettanto noto, sanciranno la fine anticipata della legislatura con lo sciogliemento dellArs. Prima di tale eventi lAula dovrebbe approvare bilancioe finanziaria. Il condizionale è dobbligo, perché non è detto che Sala dErcole riesca a varare la manovra economica. Sul bilancio della Regione pesano come macigni gli avvertimenti ufficiosi arrivati dal governo Monti. Roma chiede alla Sicilia una drastica riduzione delle spese correnti e una indicazione non eccessivamente fantasiosa delle entrate (fino allultima versione del bilancio il governo, con ilsì dellArs, ha appostato tra le entrate 480 milioni di euro a valere sulla cosiddetta valorizzazione degli immobili: una cifra che definire sovrastimata è poco…).
In pratica, governo e Ars, per evitare unimpugnativa quasi matematica, debbono ridurre di almeno due terzi le entrate sulla valorizzazione degli immobili della Regione e, contestualmente, ridurre le spese per la stessa cifra. A questa manovra si sommano altri tagli che la politica siciliana mal digerisce, soprattutto in prossimità delle elezioni ammministrative di maggio. Da qui lipotesi che governo e Ars vadano a casa prima delle dimissioni di Lombardo, e cioè per persistente violazione dello Statuto (la mancata approvazione del bilancio, infatti, si configura come una violazione dello Statuto).
Domani, comunque, si dovrebbe sapere qualcosa di più sulle intenzioni di governo e Assemblea regionale.