Qualcosa si muove all’Assemblea regionale. Non solo oggi è stato recuperato il question time con l’assessora alla Famiglia e alle Politiche sociali Nuccia Albano, ma in Aula c’era anche l’assessore alle Autonomie locali Andrea Messina, che ha risposto alle domande di alcuni deputati su temi che riguardano le sue deleghe. Seduta importante non tanto per i contenuti, quanto per il fatto che potrebbe segnare un cambio di passo dell’Assemblea, che domani tornerà a riunirsi, invertendo la rotta presa negli ultimi due mesi, quando sono state espletate in totale meno di dieci riunioni dell’Ars. Una seduta che si è aperta con un minuto di silenzio per le vittime di mafia, chiesto da Ismaele La Vardera (Sicilia Vera) in occasione della giornata nazionale della memoria e dell’impegno per le vittime innocenti delle mafie e proseguita con l’insediamento della commissione speciale Statuto, che ha contestualmente eletto il proprio ufficio di presidenza. A capo della commissione va il forzista Michele Mancuso, che sarà affiancato da Giuseppe Lombardo come vicepresidente vicario e da Adriano Varrica come vicepresidente. Il posto di segretario è andato al dem Mario Giambona.
Ma a prendersi la scena è più che altro quanto accaduto fuori dall’Aula, con il deputato del Movimento 5 stelle Luigi Sunseri che torna sul tema dei fondi europei, questa volta convocando i sindaci delle aree interne della regione, dalle Madonie al Calatino, preoccupati per la possibilità di perdere risorse fondamentali. «Meno della metà dei progetti da realizzare con i fondi europei Fesr della programmazione 2014-2020 per rilanciare le aree interne della Sicilia sono stati finanziati, 92 su 211 – dice Sunseri – e parecchie decine di milioni di euro rischiano di andare persi, a meno che i progetti relativi non ancora finanziati non vengano messi in salvaguardia». Pronta, anche se a distanza, è arrivata la risposta dell’assessore al Bilancio Marco Falcone, che in una nota ha rassicurato: «Le preoccupazioni manifestate dai sindaci sono comprensibili, ma intendiamo rassicurare ancora tutti: non un solo euro destinato allo sviluppo delle aree interne della Sicilia andrà perduto. Il governo Schifani, infatti, è pronto a mettere in campo le opportune soluzioni per riproteggere i progetti della programmazione 2014-20. Già domani terremo un tavolo tecnico in assessorato con sindaci e rappresentanti delle aree Snai per la salvaguardia degli interventi».
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